Equo compenso, arriva lo stop del ministro Bray

Ogni tanto i nostri politici riescono a prendere la decisione giusta anche quando si parla di tecnologia. Il ministro Massimo Bray ha infatti sospeso temporaneamente la norma che prevedeva l’aumento delle tariffe legate alle copie private dei dispositivi digitali, iPhone compresi. Doccia fredda per la SIAE.

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Il ministro dei beni e delle attività culturali ha infatti deciso di avviare uno studio per capire le abitudini degli italiani nell’utilizzo dei dispositivi digitali, per capire se effettivamente tali dispositivi vengono utilizzati in un modo tale da giustificare l’aumento richiesto dalla SIAE.

Lo scopo dell’indagine è la misurazione “scientifica” dei consumi legati alle varie tipologie di opere dell’ingegno. Questo significa che Bray vuole capire quanti e quali dispositivi  elettronici vengono effettivamente utilizzati dagli italiani per utilizzare una copia privata.

In questo modo, il governo cercherà di capire  se il consumo di opere mediato da CD, smartphone, tablet, hard disk sia davvero cresciuto così tanto negli ultimi tre anni da giustificare l’aumento del 500 per cento richiesto da SIAE per adeguare le tariffe italiane alle medie europee.

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