Apple ottiene dei brevetti per il riconoscimento facciale sui propri dispositivi

AppleInsider riporta che Apple ha ottenuto un brevetto riguardante tecnologie di riconoscimento facciale. Di più, il brevetto riguarda un metodo per consentire agli utenti di controllare il proprio dispositivo – che si tratti di un dispositivo Mac o iOS – attraverso varie espressioni facciali.

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Nel caso d’uso proposto, una chiamata in arrivo verso un dispositivo iOS comporterebbe eventi diversi a seconda o meno del volto riconosciuto che viene rilevato di fronte allo schermo. Se, infatti, viene rilevato un utente riconosciuto, l’ interfaccia completa della chiamata verrebbe visualizzata. In caso contrario, il telefono continuerebbe semplicemente a squillare a schermo spento.

In un altro esempio, una email in entrata può essere “sbloccata” e vista solo dall’utente autorizzato, rilevato dal sistema . Questa implementazione sarebbe utile, ad esempio, per gli utenti che scelgono di visualizzare una parte del messaggio nella schermata di blocco .

Ora, prima che qualcuno si chiedesse perché mai Apple dovrebbe implementare questo tipo di funzionalità, ricordiamo che spesso i brevetti di Apple, ed in generale in questo settore, riguardano tecnologie che non si hanno nemmeno intenzione di implementare nell’imminente futuro.

Allo stesso tempo, è bene ricordare che il rilevamento del volto e il riconoscimento facciale è un argomento piuttosto vasto visto nell’ottica dei molteplici casi d’uso. A tal fine, è ovvio che Apple possa avere dei piani per questa tecnologia che potrebbero non essere esattamente correlati alla domanda di brevetto in sé che, dobbiamo far notare, è stato depositato nel “lontano” 2008.

Recentemente, Apple ha acquisito PrimeSense, una società di hardware e software israeliana responsabile della realizzazione della tecnologia che sta dietro alla prima versione del Kinect. Sebbene il sistema descritto nel brevetto  possa sembrare alquanto “primitivo” rispetto alle applicazioni di PrimeSense, questa domanda di brevetto targata 2008 non può che indurci a pensare che si tratti di iniziative volte alla ricerca di nuovi input utente, che sono da tempo allo studio in casa Apple.

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