7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 05/04

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

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Addio Lucasarts: chiude definiticamente la software house che ha creato Monkey Island!

MonkeyIsland

Settimana davvero triste per tutti gli appassionati di videogiochi: la storica software house Lucasarts ha infatti chiuso i battenti, su decisione della Disney che da tempo ne aveva acquisito i diritti. Fortunatamente, potrebbe non essere un vero addio, dato che la stessa Disney ha fatto sapere che la scelta potrebbe essere solo temporanea. Nata nel 1982 su volontà di George Lucas, l’azienda ha fatto la storia dei videogiochi, con titoli come la serie Star Wars e, soprattutto, la fantastica ed epica saga di Monkey Island.

La compagnia fu fondata nel maggio 1982 come gruppo di sviluppo della Lucasfilm Ltd., la casa cinematografica di George Lucas, con lo stesso nome. Lucas voleva che la sua compagnia si lanciasse in altre aree dell’intrattenimento, così iniziò a cooperare con l’Atari per produrre videogiochi.

I primi risultati di questa collaborazione furono giochi d’azione unici come Ballblazer e Rescue on Fractalus. Versioni beta di entrambi i giochi furono diffuse nei “circoli” dei pirati informatici esattamente una settimana dopo che l’Atari ricevette copie sprotette per una opinione di mercato e furono così in circolo mesi prima del loro rilascio ufficiale. Nel 1984, furono rilasciati per l’Atari 5200 sotto il marchio Lucasfilm Games. Versioni per gli home computer non furono rilasciate che nel 1985, dal publisher Epyx. I successivi due giochi della Lucasfilm Games furono Koronis Rift e The Eidolon.

Nel 1990, in una riorganizzazione delle compagnie Lucas, la divisione videogiochi della Lucasfilm divenne parte della neonata LucasArts Entertainment Company, assieme alla Industrial Light & Magic e alla Skywalker Sound. Più tardi ILM e Skywalker Sound furono consolidate nella Lucas Digital Ltd. e LucasArts divenne il nome ufficiale della divisione videogiochi.

La prima avventura grafica sviluppata dall’allora LucasFilm Games fu Labyrinth (1986), basata sul medesimo film LucasFilm. Nel 1987 fu la volta del bizzarro (ma graficamente superiore a Labyrinth) Maniac Mansion che introdusse lo SCUMM, sviluppato da Ron Gilbert, il linguaggio di scripting dietro a pressoché tutte le avventure grafiche prodotte dalla compagnia dal 1987 al 2010. Le avventure rilasciate negli anni seguenti, come Zak McKracken and the Alien Mindbenders (1988), Indiana Jones e l’ultima crociata (1989), Loom (1990) e soprattutto il classico senza tempo The Secret of Monkey Island (1990), aiutarono la LucasFilm a farsi la reputazione di una delle migliori case del settore. Spesso ci si riferisce alla LucasFilm Games come a una delle due major del settore, in competizione con laSierra Online come sviluppatore di avventure grafiche ad alta qualità. La prima metà degli anni novanta rappresentò il periodo d’oro della compagnia, con eterni classici come Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge (1991),Indiana Jones e il destino di Atlantide (1992), il sequel di Maniac Mansion Day of the Tentacle (1993) e Sam & Max Hit the Road (1993).

Nella seconda metà del decennio, la popolarità delle avventure grafiche diminuì, mentre il costo di sviluppo dei videogiochi salì a dismisura anche a causa della grafica ad alta risoluzione e delle musiche di qualità CD. Il mercato dei PC richiedeva delle avventure grafiche capaci di sfruttare le potenzialità delle ultime schede video, una richiesta che arrivava anche dal mercato delle home console grazie alle capacità 3D della Sony PlayStation e dei suoi avversari Sega Saturn e Nintendo 64; tutto ciò segnò gli standard delle nuove tipologie di videogioco. Le avventure grafiche – bidimensionali e concentrate sulla trama e sugli enigmi – persero popolarità.

La LucasArts pubblicò comunque altri titoli che riscossero un buon successo, come Full Throttle e The Dig (1995), o come The Curse of Monkey Island (1997) che fu l’ultima avventura grafica LucasArts 2D ad usare il sistemaSCUMM e l’interfaccia “punta e clicca”. Grim Fandango (1998) fu la prima avventura LucasArts a sfruttare un engine ibrido con personaggi 3D e fondali 2D. L’interfaccia del gioco soffrì molto di questa conversione, in particolare dal punto di vista del controllo del giocatore, che diventò meno intuitivo della classica interfaccia punta e clicca. Comunque, i fondali ad alta qualità, l’ottimo doppiaggio e i ben studiati dialoghi gli fecero vincere il premio GameSpot’s Gioco dell’anno.[3]

Fuga da Monkey Island (2000), il quarto episodio della serie di Monkey Island, si avvalse dello stesso sistema di gestione del giocatore e della grafica di Grim Fandango, suscitando (anche a causa della trama scadente, esageratamente comica e non in linea con l’umorismo della serie) una serie di reazioni negative da parte della critica e del pubblico. Un sequel di Full Throttle e il nuovo Sam & Max erano in sviluppo, ma furono cancellati (rispettivamente nel 2003 e nel 2004) prima di essere portati a termine a causa della crisi economica che investì la compagnia. Nel (2009) viene rilasciato Tales of Monkey Island, quinto titolo della serie di Monkey Island, sviluppato in collaborazione con la Telltale Games, riscuotendo grandissimo successo dalla critica e dai fan.

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Imaginarium presenta Paquitoland: la piattaforma online di contenuti digitali selezionati da Imaginarium per i più piccoli

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Dal 24 aprile sarà disponibile in tutti i punti vendita e sul sito di Imaginarium la prima keyboard compatibile con il tablet Imaginarium

Video, app, ebook e molto altro. Paquitoland è davvero un universo di contenuti digitali per i piccoli di casa e per tutta la famiglia. Imaginarium, la catena spagnola di negozi specializzati nell’infanzia, dopo il lancio nel 2012 di SuperPaquito, il tablet Android concepito per i bambini, si appresta a calcare una nuova scena dell’offerta digitale.

Apripiste del debutto ufficiale Spagna, casa madre del brand, e Germania. Ora anche Italia, Portogallo e Irlanda danno il benvenuto a Paquitoland, la piattaforma on line multidevice di contenuti e servizi digitali per l’infanzia selezionati appositamente da Imaginarium, classificati per età (0-14 anni) e studiati per le esigenze di gioco, apprendimento e divertimento delle nuove generazioni, accessibile su www.paquitoland.com.

Musica, ebook, applicazioni, giochi, video, audiolibri, esercizi con le lingue, Paquitoland conta già su oltre 700 titoli in italiano, di cui 40 gratuiti, compatibili con i principali ebook, smartphone e tablet con sistema operativo Android – fra cui ovviamente il tablet Imaginarium SuperPaquito -, iPhone e iPad, PC e Mac. Ogni titolo presente nel catalogo di Paquitoland riporta chiaramente, tramite delle icone, l’indicazione della compatibilità con ogni singolo dispositivo.

Per consigliare ed indirizzare il genitore nella selezione dei contenuti più adatti Imaginarium ha reso consultabili tutti i titoli di Paquitoland liberamente in modalità preview: la prima canzone di un album, così come le prime pagine di un libro o una versione light di un’applicazione.

Per finalizzare invece la scelta o l’acquisto, è necessario registrarsi all’interno di Paquitoland. Una volta identificati, gli utenti avranno accesso alla propria personale – nonché personalizzabile nel layout – biblioteca iMoon. All’interno di iMoon sarà possibile trovare traccia di tutti i titoli selezionati acquistati o scaricati gratuitamente da Paquitoland.

Applicazioni e contenuti di Paquitoland sono già disponibili su Google Play e App Store. Nelle prossime settimane per usufruire in completa mobilità di tutti i contenuti digitali selezionati da Imaginarium senza la necessità di accesso alla piattaforma di Paquitoland, verrà lanciata la App Paquitoland per il mercato Android.

Paquitoland chiude dunque il “cerchio digitale” avviato con il lancio sul mercato di SuperPaquito, il primo tablet di edu-tainment sviluppato da Imaginarium.

Oggi, dopo un grande successo in tutta Europa, SuperPaquito torna a scaffale con alcune novità e innovazioni, come due nuove app preinstallate (il word processor e l’augmented reality), il cavo HDMI e, fra gli accessori, la tastiera.

SuperPaquito è il tablet Imaginarium con sistema operativo Android e apps e contenuti scaricabili da Google Play e oggi da Paquitoland. SuperPaquito racchiude tanto un sistema evoluto di parental control per consentire ai genitori di filtrare e bloccare, in poche semplici mosse, ogni contenuto – sito, applicazione, email – accessibile e potenzialmente pericoloso per i bambini, quanto un vero cuore tecnologico che nulla ha da invidiare ai suoi “fratelli maggiori”.

Fra le principali caratteristiche tecniche SuperPaquito di Imaginarium infatti annovera uno schermo multitouch da 9,7”, il software esclusivo magicOS© 1.5 per Android Jelly Bean, 16GB di memoria espandibile, due fotocamere (anteriore e posteriore), una videocamera, una porta usb, il case in alluminio e la possibilità di collegamento di SuperPaquito alla TV.

Prezzo SuperPaquito: 279€
Bang & Olufsen rilancia BeoSound 5 con un’integrazione Spotify completa

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Bang & Olufsen annuncia l’integrazione completa di Spotify nell’impianto musicale BeoSound 5. L’integrazione aggiunge inoltre un’altra funzione a BeoSound 5, ampliando la sua gamma di musica digitale con lo straordinario catalogo musicale di Spotify oltre ai brani digitalizzati e a 14.000 emittenti radio sul web. L’integrazione viene aggiunta a tutte le nuove unità BeoSound 5; in linea con la dedizione di Bang & Olufsen al customer service continuo, gli attuali possessori di BeoSound 5 potranno facilmente aggiungere Spotify con un aggiornamento software gratuito reperibile on-line.

Puoi provare subito il tuo elenco di riproduzione Spotify preferito, con BeoSound 5 e la scelta dei diffusori Bang & Olufsen, in qualsiasi punto vendita Bang & Olufsen dove è disponibile Spotify.

I possessori di impianti Bang & Olufsen ci hanno detto che volevano Spotify e li abbiamo ascoltati”, ha affermatoTheis Moerk, category manager di Bang & Olufsen. “Un numero sempre maggiore di consumatori sceglie lo streaming per la propria musica e, in molti mercati, la musica in streaming supera i CD. A causa dei bit rate bassi, lo streaming aveva però frenato molti fan della musica. Ora, con Spotify completamente integrato in BeoSound 5 i possessori di Bang & Olufsen hanno accesso a più di 20 milioni di canzoni nella migliore qualità streaming. La partnership con Spotify è un passo importante per tenere i possessori di Bang & Olufsen aggiornati sulla crescente disponibilità di intrattenimento musicale e ci auguriamo di poter collaborare ancora con Spotify in futuro”.

BeoSound 5 consente di disporre di tutta la musica da un’unica interfaccia intuitiva, indipendentemente da dove sia stata memorizzata. Connettendosi a una varietà di fonti – tra cui NAS, Airplay, DLNA, A2DP Bluetooth e ora Spotify – gli LCD di BeoSound 5 e la rotellina di scorrimento rendono l’intrattenimento musicale ancora più semplice. Spotify supporta la riproduzione di file WMA e FLAC lossless oltre alla musica mp3 ed ha una capacità di storage on-board pari a 175.000 brani, o 10.000 tra i CD preferiti. L’esclusiva funzione MOTS analizza la canzone che si sta ascoltando – controllando l’audio, gli aspetti ritmici e dinamici – per creare automaticamente un elenco di riproduzione dalla musica memorizzata e portarti in luoghi della tua raccolta musicale che potrebbero essere rimasti inesplorati troppo a lungo.
BeoSound 5 è disponibile presso i punti vendita Bang & Olufsen di tutto il mondo al prezzo raccomandato di 3.300 Euro (incluso BeoMaster 5). L’uso della funzione Spotify su BeoSound 5 richiede un abbonamento Spotify Premium. Spotify è disponibile su mercati selezionati a livello mondiale dal 3 aprile.
Prima volta David Meerman Scott in Italia: nuove regole digital marketing

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Per la prima volta in Italia il famoso esperto che negli Stati Uniti ha cambiato le sorti di numerose aziende per una due giorni di alta formazione accessibile: il 9 maggio una Masterclass dedicata alle best practice del nuovo marketing e digital PR, preceduta da un seminario a numero chiuso sui segreti del mobile marketing.

Un appuntamento da non perdere per i professionisti della comunicazione, delle vendite e per gli appassionati al cambiamento e alla libera circolazione dei contenuti.

  • 8 maggio – seminario mobile marketing – Spazio Blend, piazza 4 novembre 7, Milano
  • 9 maggio – Masterclass – Auditorium Gruppo 24 Ore, Via Monte Rosa 91, Milano

Iscrizioni su www.dmscottinmilan.com

Come può oggi un’organizzazione riuscire a far breccia nel mercato con i propri prodotti e servizi grazie al web e ai media sociali? E come può raggiungere e coinvolgere il proprio pubblico di riferimento? In questa operazione, quali sono gli strumenti più adatti e quali le regole da seguire? In che modo, infine, i professionisti della comunicazione – giornalisti, addetti stampa, blogger o community manager – possono essere di supporto alle organizzazioni nel rinnovato scenario pesantemente influenzato dai media sociali?

“Prima che arrivasse il web esistevano solo tre modi per riuscire a essere notati: acquistare costosi spazi pubblicitari, pregare i media mainstream di raccontare la propria storia o assumere un personale di vendita che tormentasse a una a una le persone in merito ai propri prodotti. Oggi esiste un’opzione migliore: pubblicare sul web contenuti interessanti che gli acquirenti siano interessati a leggere”.

In questo passaggio, semplice e diretto, tratto da uno dei suoi best-seller “The New Rules of Marketing and PR”, sono condensate parte delle teorie di David Meerman Scott, celebre marketing strategist statunitense in visita per la prima volta in Italia a maggio per una due giorni di alta formazione a Milano: ospite della eastCOM Milano-Belgrado, Scott arriva infatti nel nostro paese per una Masterclass (il 9 maggio) dedicata alle nuove possibilità offerte alle aziende dal marketing digitale e dai media sociali preceduta da un seminario (l’8 maggio) focalizzato interamente sul mobile marketing.

Il libro, tradotto in 26 lingue dal bulgaro al vietnamita, tra i bestseller di BusinessWeek e prossimo alla quarta edizione, ha venduto finora oltre 250.000 copie diventando in breve tempo un classico del marketing contemporaneo, insieme a “Real-Time Marketing and PR” e “World Wide Rave” (quest’ultimo scaricabile gratuitamente in formato ebook dal sito della Masterclass). Un testo che supera gli steccati tradizionali ed esplora le possibilità offerte dal nuovo contesto dei media sociali, che hanno potenziato le possibilità di dialogo e di vendita ma anche messo in crisi le tradizionali certezze della comunicazione e del commercio.

Quali sono tuttavia le tendenze nel nostro paese e quali le differenze con gli Stati Uniti? L’Italia è pronta ad accogliere e ad applicare le nuove regole, sviluppatesi in altri contesti, alle pratiche quotidiane del sales, della comunicazione e del marketing digitale o è ancora saldamente ancorata alle pratiche tradizionali?
La conversazione è già iniziata sui canali che hanno anticipato l’appuntamento, dal gruppo su Facebook a quello su LinkedIn e Twitter:

“In vista dell’incontro di maggio ho avuto la possibilità di confrontarmi con tanti altri professionisti del settore – commenta Biagio Carrano, Direttore della eastCOM, consulente, formatore e curatore del blog L’Immateriale – . Emerge chiaramente come l’Italia si collochi ancora un passo indietro rispetto ai cugini americani in materia di inbound/content marketing e digital PR. Tuttavia qualcosa inizia a muoversi e anche le eccellenze non sono più eccezioni isolate. L’Italia ha una tradizione certamente diversa rispetto a quella statunitense ma ha anche le tutte le potenzialità per utilizzare i nuovi media in maniera ottimale: basti soltanto pensare alla penetrazione del mobile nel nostro paese per renderci conto di quale occasione ci venga offerta”.

I dati dell’ultimo rapporto Censis “Comunicazione e media” 2012 sull’andamento dei consumi mediatici degli italiani nel 2012 evidenziano difatti come gli unici mezzi di comunicazione che riscuotono un successo crescente nel tempo e incrementano la loro utenza sono quelli che integrano le funzioni dei vecchi media nell’ambiente di Internet, come gli smartphone (+10% dell’utenza rispetto al 2011) e i tablet (usati dal 13,1% dei giovani tra i 14 e i 29 anni). Parallelamente, continua la forte diffusione dei social network, con una tendenziale sovrapposizione tra Internet e Facebook: non esiste istituzione, associazione, azienda, personaggio pubblico che possa permettersi di non essere presente sul social network più popolare. È iscritto a Facebook il 66,6% delle persone che hanno accesso a Internet (erano il 49% nel 2011), che corrisponde al 41,3% dell’intera popolazione e al 79,7% dei giovani. YouTube, che nel 2011 raggiungeva il 54,5% di utenti tra le persone con accesso a Internet, arriva ora al 61,7% (pari al 38,3% della popolazione complessiva).

“Il confronto con un esperto mondiale come David Meerman Scott – conclude Biagio Carrano – può sicuramente essere un’importante occasione di crescita, a costi veramente accessibili, per molte piccole e medie realtà che da sempre rappresentano lo zoccolo duro del nostro paese e che possono, attraverso il web, i nuovi media sociali e i nuovi device, aumentare notevolmente la loro efficienza e ridurre nel contempo i costi operativi”.

Decine di conferenze e seminari in 82 paesi del mondo hanno infatti offerto a Scott uno sguardo unico su come imprese e organizzazioni stanno innovando le proprie attività per raggiungere direttamente i propri pubblici di riferimento. Di tanti esempi concreti maturati durante la sua lunga esperienza dà conto all’interno dei suoi libri, dei suoi seminari così come del suo blog www.webinknow.com: riflessioni che tracciano uno scenario nuovo in cui non è più obbligatorio passare per le figure professionali intermediarie che hanno caratterizzato il circuito della comunicazione dall’avvento della stampa a oggi.

Solo i migliori PR avevano relazioni personali con i media e potevano alzare la cornetta per raccontare una storia a un giornalista al quale avevano pagato la cena appena un mese addietro. Prima del 1995, al di là della possibilità di investire grandi somme in advertising o di lavorare a stretto contatto con i media, un’azienda non aveva in realtà tante altre alternative per raccontare la propria storia al mondo. Questo non è più vero. Il web ha cambiato le regole. Oggi le organizzazioni comunicano direttamente con i propri clienti”.

Nel corso della due-giorni Scott aiuterà a comprendere come usare i media sociali, i video online, le applicazioni mobili, i blog, i comunicati stampa e il marketing virale per raggiungere direttamente gli interlocutori finali, qualunque sia l’attività in questione, sia essa legata ai risultati tangibili di un’impresa o alla mera visibilità personale, a incrementare i sostenitori di un’organizzazione non profit o a promuovere un personaggio politico. Aprire un blog, creare un podcast, connettersi attraverso Twitter o Facebook, lavorare con il SEO, creare pagine su Pinterest sono solo alcuni degli strumenti a disposizione, la cui scelta e pianificazione diventano ancora più complesse quando la tecnologia alla base sviluppa nuove applicazioni quasi ogni giorno.

E se la Prima Ricerca Ferpi 2013 su Comunicazione, Università, Giovani e Mondo del Lavoro stima che la comunicazione rappresenti una professione qualificante, importante e riconosciuta per il 73% dell’universo impresa italiano, occorre iniziare a investirci seriamente e per tempo per essere competitivi e sopravvivere alla sfida internazionale che ci aspetta.

“I didn’t plan on becoming a marketing strategist on purpose. I came upon it accidentally”

David Meerman Scott è consulente di importanti realtà del marketing digitale e dei media sociali come Hubspot, Libboo, Visiblegains, Speakerfile, Gutcheck e Newstex e a oggi è considerato un punto di riferimento per chiunque si occupi di queste tematiche nell’epoca del digitale. In passato è stato nei consiglio di amministrazione di NewsWatch KK (venduto con successo a Yahoo Giappone) e Kadient (fusa con successo con Sant) e nel board of advisor di Eloqua (IPO di successo di metà 2012 venduta a Oracle nei primi mesi del 2013).Già vicepresidente per il marketing di due società statunitensi quotate in borsa e direttore marketing per l’Asia della Knight Ridder, al tempo una delle maggiori aziende di informazione al mondo, è autore di 8 libri di cui 3 best seller internazionali, tra i quali “The New Rules of Marketing and PR”. David ha vissuto e lavorato a New York, Tokyo e Hong Kong. Attualmente vive nella zona di Boston. Il suo lavoro lo porta a volare oltre 100.000 miglia l’anno e a cambiare frequentemente taxi e alberghi. Per questo motivo compensa le sue emissioni di CO2 con una donazione a Earth Train, contribuendo a finanziare il suo impegno a Centro Mamonì, Panama.

Evernote raggiunge un milione di utenti in Italia

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Evernote, la società che aiuta le persone di tutto il mondo a ricordare ogni cosa, ha annunciato di aver superato il milione di utenti in Italia. Il Servizio Evernote è stato lanciato nel 2008 e via via sono state aggiunte piattaforme, lingue e funzionalità. Il servizio permette agli utenti di catturare, organizzare e trovare le informazioni su numerose piattaforme.

Gli utenti possono prendere appunti, ritagliare pagine web, scattare foto con il proprio cellulare, creare liste di cose da fare e registrare note audio. Tutti i dati sono sincronizzati con il servizio web di Evernote e resi disponibili sui client dell’utente: Windows, Mac, Web e dispositivi mobili. Oggi Evernote conta oltre 50 milioni di utenti in tutto il mondo. Ogni giorno ci sono oltre 100.000 utenti che si uniscono al servizio.

Il servizio Evernote è stato lanciato in Italia a novembre del 2010 e sono lieto di annunciare che abbiamo superato il milione di utenti!” ha detto Dmitry Stavisky, Vice-President of International Operations in Evernote, nel commentare questo importante traguardo.

Ha poi aggiunto: “L’Italia fa parte ora dei paesi che hanno superato il milione di utenti, al fianco di Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, BRIC, Germania, Corea del Sud, Messico e Spagna. Siamo molto felici di vedere che ogni giorno si aggiungono 2.000 nuovi utenti italiani al servizio Evernote, e sempre più aziende Italiane presentano soluzioni basate sulla piattaforma Evernote”.
Garmin fornitore dei sistemi di navigazione integrati di tutti i prossimi modelli Mercedes-Benz

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Garmin annuncia che Daimler AG ha scelto Garmin come fornitore mondiale di sistemi per la navigazione per i prossimi modelli di auto Mercedes-Benz. Le pluripremiate soluzioni per la navigazione di Garmin saranno completamente integrate nei sistemi di infotainment di tutte le Mercedes-Benz presenti sul mercato per i prossimi quattro anni.

“Essere stati scelti da Daimler come partner mondiali per le soluzioni di navigazione testimonia le crescenti capacità di Garmin e l’eccellente qualità dei prodotti nel mercato automotive OEM” afferma Matt Munn, Garmin Managing Director Automotive OEM. “Siamo onorati della fiducia che Daimler ha riposto in Garmin e non vediamo l’ora di iniziare a collaborare con loro per rendere la navigazione un’esperienza eccezionale per tutti i guidatori del mondo, sempre più esigenti.”

Grazie all’immediata interfaccia di Garmin, avanzate funzionalità di navigazione saranno perfettamente integrate nel sistema di infotainment di Mercedes-Benz per fornire un’esperienza efficiente e intuitiva. Oltre a poter visualizzare la propria posizione e la navigazione sul display principale, gli utenti avranno accesso a importanti informazioni di guida come la prossima svolta lanciando uno sguardo al secondo display, posizionato dietro il volante. Il sistema di infotainment di Mercedes-Benz permette inoltre agli utenti di controllare le funzioni della navigazione attraverso una manopola o attraverso la funzione del comando vocale. Inoltre, i software Garmin per la navigazione di prossima generazione forniranno informazioni fondamentali di localizzazione con la funzione Advanced Driver Assistance (ADAS), utile per assistere il guidatore in situazioni impreviste.

Il gruppo automotive OEM di Garmin utilizza la lunga esperienza nella realizzazione di interfacce e dispositivi nei segmenti automotive, aereonautico e nautico per sviluppare innovativi sistemi in-car telematici, di navigazione e di infotainment. La vasta gamma Garmin di dispositivi elettronici per il settore automotive include i sistemi di infotainment e telematici, software di navigazione, servizi di localizzazione e sistemi integrati con navigatori portatili. Garmin ha delle filiali in America, Europa e Asia che si occupano del mercato automotive OEM.

Formato 16:10 per i nuovi monitor Philips da 24″

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MMD, società che distribuisce monitor LCD a marchio Philips, presenta le ultime novità: monitor da 24 pollici dedicati agli uffici con uno schermo in formato 16:10 e dotati di PowerSensor, la tecnologia che permette di risparmiare sui consumi energetici fino all’80%. Oltre alla loro anima ecologica, l’ultima generazione di monitor offre performance straordinarie con un contrasto, una saturazione del colore e una nitidezza delle immagini di altissimo livello.

Disponibili in tre modelli, con le opzioni grigio e nero, questi display sono tutti progettati per aiutare a salvaguardare lo stato di salute del nostro pianeta. La tecnologia PowerSensor oscura automaticamente il display ogni volta che l’utente si allontana, il che consente non solo di ottenere un risparmio sulle bollette di energia elettrica fino all’80%, ma prolunga anche la vita del monitor. Inoltre, il monitor è realizzato con il 25% di materiale riciclato e la custodia è priva dei dannosi ritardanti di fiamma a base di bromo e di cloruro polivinilico (PVC-BFR free).

L’integrazione delle credenziali eco, i display LED offrono anche una superba esperienza di visualizzazione – consentendo agli utenti di lavorare (e giocare) più a lungo senza affaticarsi. Una delle principali innovazioni è il nuovo formato 16:10 –che comporta per gli utenti un’aerea di visualizzazione più ampia per uno schermo della stessa misura. Le feature Philips “Smarts” – SmartImage che programma l’ottimizzazione della modalità di imaging a seconda della tipologia di applicazione, SmartControl per una sintonizzazione facile e SmartContrast per migliorare il contrasto dello schermo – rendono l’esperienza con il display semplice e assicurano sempre le migliori prestazioni e alta produttività. Chi utilizza questi monitor in ufficio apprezzerà le caratteristiche ergonomiche extra della B-line e della P-line: la SmartErgoBase consente ai display di essere abbassati fino quasi al livello della scrivania per un angolo di visualizzazione confortevole. La base gestisce anche i cavi in modo ordinato, riducendone l’ingombro sulla scrivania.

Con DisplayPort, che permette il collegamento Pc-monitor fino a 15 metri di cavo e 10.8 Gbps/sec di trasferimento dati, l’imaging è ultra veloce senza latenza durante il refresh. Gli utenti dei display B-line e P-line 24 pollici beneficiano anche di un hub USB 2.0 con quattro porte per una connettiva semplice con altri dispositivi multimediali e per l’ufficio.

Ecco i prezzi dei prodotti:

240P4QPYNS/00 colore grigio: 359,00 Euro – IVA Inclusa (Euro 284,00 – IVA Esclusa)
240P4QPYNB/00 colore nero: 359,00 Euro – IVA Inclusa (Euro 284,00– IVA Esclusa)

240B4LPYNS/00 colore grigio: 309,00 Euro IVA Inclusa (Euro 244,00– IVA Esclusa)
240B4LPYNB/00 colore nero: 309,00 Euro IVA Inclusa (Euro 244,00– IVA Esclusa)

240S4LPSB/00 colore nero: 289,00 Euro IVA Inclusa (Euro 229,00 – IVA Esclusa)
240S4LPMS/00 colore grigio con altezza regolabile: 289,00 IVA Inclusa (Euro 229,00 – IVA Esclusa) (disponibile da Aprile 2013)

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