7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 18/11

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

John McAFee accusato di omicidio

John McAfee, padre e creatore del noto tool antivirus che prende il suo nome, è stato accusato di omicidio in Belize. McAfee ha 67 anni, e dopo aver lavorato per la NASA e aver creato uno dei software antivirus più utilizzati al mondo, ha deciso di mollare tutto e godersi la sua ricchezza in Belize. Lì vive una vita fatta di eccessi e avventure di ogni tipo, ma la notizia di questi giorni ha dell’incredibile: l’uomo è stato accusato di aver ucciso un certo Gregory Faull, americano come lui e suo vicino di casa, dopo un litigio alquanto grave. Faull è stato colpito alla testa da un proiettile, e ora tutte le indagini vertono proprio su McAfee, già accusato in passato per altri reati, quali la produzione di droghe e farmaci illegali in collaborazione con i narcos locali.

Kim Dotcom, il fondatore di Megaupload torna con un nuovo sito

Kim Dotcom sta per tornare: dopo che le autorità australiane, in collaborazione con l’FBI, lo arrestarono per aver creato uno dei siti di file sharing più diffusi al mondo (Megaupload…), ora questo ragazzone sta per tornare con un nuovo sito. Si chiamerà Mega.co.nz e il dominio sarà ospitato in Nuova Zelanda. Il lancio dovrebbe avvenire il prossimo 19 gennaio, ad un anno esatto dal famoso blitz che porto alla chiusura di Megaupload. Il nuovo Mega, secondo Kim Dotcom, sarà più veloce, più sicuro e più potente rispetto a Megaupload; il boss del file sharing assicura tutti i suoi fan e rilascia news in continuazione tramite Twitter. Il tedesco con passaporto neozelandese recentemente ha avuto notevoli sconti di pena, visto che l’avvocato Ira Rothken è riuscito a convincere il giudice su alcune irregolarità da parte dell’FBI, che si sarebbe appropriato delle prove senza consentire alla difesa di consultarle. Anche il blitz dell’FBI è stato considerato “esagerato”, e per questo Dotcom ha avuto la libertà vigilata.

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Come chiedere a Facebook i documenti sui propri dati personali

Max Schrems è un 25enne austriaco particolarmente legato alla tutela della privacy e alla lotta contro chi, come Facebook, spesso non si cura delle leggi europee in materia di protezione dei dati personali. Per questo, Schrems ha sfruttato le leggi europee sulla privacy per ottenere da Facebook una copia dei propri dati personali e si è visto recapitare a casa un documento PDF di mille pagine. Facebook è infatti obbligata a fornire questi dati entro 40 giorni, visto che  la sua sede internazionale è in Irlanda (principalmente per motivi fiscali) e quindi è soggetta alle norme dell’Unione Europea. Dopo Schrems, migliaia di altri utenti europei hanno fatto lo stesso, ma Facebook ha deciso di inviare loro un documento contenente molte meno pagine. I delusi hanno scritto all’UE per segnalare questa violazione. Se vi interessa scoprire cosa sa di voi Facebook potete avere maggiori info sul sito di Max Schrems, che è Europe-v-facebook.org.

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Quali sono i tasti più usati sulla tastiera?

Dall’immagine in alto potete vedere quali sono i tasti più utilizzati sulle tastiere USA che, a parte qualche eccezione, non differisce molto dall’uso che se ne fa anche in Italia. Vi ritrovate con questa immagine?

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Airbnb lancia Neighborhoods, una guida approfondita a più di 300 quartieri di tutto il mondo

Airbnb, il community marketplace per la condivisione e la prenotazione online in tutto il mondo di alloggi unici, annuncia il lancio di Airbnb Neighborhoods, le nuove guide ai quartieri, per i viaggiatori che desiderano andare alla scoperta delle esperienze più autentiche che ogni luogo offre. Da oggi infatti, gli utenti potranno effettuare ricerche di alloggi in base al quartiere di preferenza e quindi visualizzare contenuti di qualità tra cui mappe del quartiere, foto, articoli, indicazioni su servizi pubblici e parcheggi che riguardano la zona di loro interesse, oltre ai suggerimenti da parte della community di Airbnb.

I quartieri sono il vero cuore pulsante di una comunità. Rappresentano una chiave d’accesso privilegiata alla cultura di un luogo, alle esperienze uniche”, commenta Brian Chesky, co-fondatore e CEO di Airbnb. “Attraverso informazioni sempre più approfondite e dettagliate a livello locale, vogliamo che la nostra comunità comprenda la reale “personalità” di un determinato quartiere per offrire ai nostri utenti la possibilità di capire se quella meta fa per loro”.

La prima cosa che gli utenti di Airbnb considerano è la posizione dell’alloggio. E ora, con più di 250.000 tra appartamenti, ville, castelli, case sugli alberi in 30.000 città in tutto il mondo – ciascuna con almeno 40 quartieri – i viaggiatori Airbnb hanno opzioni di scelta come mai prima d’ora. Con guide approfondite relative a più di 300 quartieri, Airbnb Neighborhoods dà la possibilità ai viaggiatori di conoscere meglio, e quindi scegliere in modo più consapevole, la zona dove alloggeranno.

Inizialmente il lancio riguarderà i quartieri di New York, Parigi, Londra, San Francisco, Washington, Barcellona e Rio de Janeiro, ma presto le nuove guide ai quartieri includeranno tutte le più importanti città del mondo, tra cui anche Roma.

“Parlando con i membri della nostra community, abbiamo notato il desiderio di ricevere maggiori informazioni sulle diverse località. Molti, per farsi una prima idea su un quartiere, cercavano di mettere insieme un po’ di informazioni navigando tra un sito e l’altro”, commenta Ann Montgomery, Product Lead di Airbnb Neighborhoods. “Da sempre sul nostro sito si possono trovano articoli ricchi di informazioni, così come suggerimenti e fotografie che riguardano un luogo, ma ora stiamo cercando di migliorare tutti questi contenuti, rendendoli più coinvolgenti. Airbnb Neighborhoods permette alla nostra community di capire realmente cosa significa far parte di una città”.

Oltre al prodotto online, Airbnb Neighborhoods comprende anche una componente offline che dà la possibilità ai viaggiatori di conoscere le attività locali. Frutto della partnership tra Airbnb e alcuni Caffè di San Francisco, i Local Lounges sono luoghi dove i viaggiatori possono rilassarsi e riposarsi. I Local Lounges offrono agli ospiti un caldo benvenuto, WiFi gratis e guide turistiche della città di San Francisco. Per i viaggiatori rappresentano un luogo ideale per tenersi in contatto e per trovare informazioni utili al loro viaggio e al tempo stesso le attività locali non potranno che trarre beneficio da questo continuo passaparola. Tra i partner dell’iniziativa il Farley’s a Potrero Hill, il Radius a SoMa, Coffee Bar a Mission, Cafe Sophie a Castro, Progressive Grounds a Bernal Heights, Bean There a Haight, Cafe Abir a NoPa, The Brew a Russian Hill, NOOK a Nob Hill, e il Caffé Sapore a North Beach.

Maggiori info qui.

Svelato il passeggero perfetto secondo l’equipaggio

In base al sondaggio di Skyscanner è single, maschio e attorno ai 30 anni. Un sondaggio condotto da Skyscanner, sito leader in Europa nella ricerca viaggi, su oltre 700 professionisti tra il personale di bordo internazionale, proveniente da 85 paesi diversi rivela il loro ‘passeggero perfetto’. Il risultato è sorprendente, si tratta di un uomo, viaggiatore solitario più per piacere che per affari, sui 30 anni di età. Spiacenti Bova e Garko, ma non è una celebrità o comunque non è tra chi di solito viaggia in prima classe, il passeggero perfetto viaggia in economica.

Considerato da molti come uno dei lavori più affascinanti e desiderabili, il personale di bordo è in una posizione unica per incontrare persone di qualunque ceto sociale. Tuttavia, con quasi 3 milioni di persone che ogni giorno sfrecciano nei cieli, alcune abitudini e richieste possono infastidire più di altre.

Secondo l’indagine, il fastidio più grande per un quarto del personale di cabina (26%) è il fatto che i passeggeri schiocchino le dita per ottenere la loro attenzione. Altre abitudini poco gradite a oltre 10 mila metri di quota includono la corsa a lasciare l’aereo prima che sia consentito di slacciare la cintura di sicurezza (13%), e che i passeggeri cercano di stipare troppi bagagli negli scomparti sopra i sedili (11%). Per uno su dieci la cosa più irritante è il fatto che i passeggeri parlino durante la dimostrazione di sicurezza, anzi, molti viaggiatori usuali tendono a non fare più attenzione, facendo sempre più richieste di ogni tipo. Infine riempire lo scomparto dei sedili fino all’orlo (7%) completa la lista.

“E’ la prima volta che intervistiamo il personale internazionale di bordo e i risultati esprimono che cosa in realtà pensano dei passeggeri” commenta Caterina Toniolo, Country Manager di Skyscanner Italia. “I risultati non sono stati di certo quello che ci aspettavamo, contrariamente agli stereotipi, è interessante osservare che sono gli uomini ad ottenere il titolo di passeggero perfetto, oltre al fatto che il personale di bordo preferisce lavorare in classe economica piuttosto che in prima”.

Le abitudini più fastidiose dei passeggeri a bordo:

1.Schioccare le dita per ottenere attenzione 26%

2. Lasciare il posto prima che la luce si spenga 13%

3.Impaccare troppe valigie nello scomparto sopra il sedile 11%

4.Lamentarsi sul fatto che non c’è spazio per la borsa 10%

5.Parlare durante la dimostrazione di sicurezza 9%

6.Chiedere più coperte e cuscini 8%

7.Riempire i sedili di immondizia 7%

8.Chiedere un pasto diverso 6%

9.Suonare il campanello per lamentarsi della temperatura 6%

10.Chiedere una specifica marca di drink 4%

Dalla ricerca commissionata da PayPal a GfK Eurisko emerge che l’Italia è un terreno favorevole alla diffusione del “mobile commerce”

PayPal ha presentato ieri i dati della ricerca commissionata a GfK Eurisko sul Mobile Commerce. Dalla ricerca emerge che sono i consumatori ad accelerare l’utilizzo del commercio via mobile. Il 45% dei possessori di smartphone intervistati, infatti, dichiara di non poter fare a meno del proprio device, neanche per una sola giornata. Lo smartphone, infatti, accompagna l’utente sempre e ovunque e sta cambiando il suo comportamento come anche il suo modo di fare acquisti.

Inoltre, l’analisi della penetrazione e della frequenza di collegamento a internet conferma in maniera molto chiara l’esigenza dei consumatori di essere sempre “connessi”: fra i possessori di cellulare intervistati, infatti, 7 su 10 hanno utilizzato la rete negli ultimi 3 mesi, mentre quasi 4 su 10 lo hanno fatto tutti i giorni (37%).

In questo scenario, sicuramente ricco di opportunità, la consapevolezza della possibilità di acquistare via mobile è molto diffusa nella popolazione italiana user di cellulare: circa 67% dei possessori di cellulare (circa 7 su 10 dai 18 ai 64 anni) sono a conoscenza della possibilità di fare acquisti mobile. Quota che fra i possessori di smartphone sale quasi all’80% (79%).
Nell’analizzare la propensione futura ad effettuare acquisti online tramite mobile, la survey evidenzia che circa 2 italiani su 10 sono propensi ad effettuare acquisti tramite mobile in futuro (18%), quota che sale ad un terzo degli intervistati tra i possessori di smartphone dai 18 ai 64 (34%).

Se l’Italia è un terreno favorevole all’espansione dell’ m-commerce, diventa importante soprattutto per i “venditori professionali” italiani ottimizzare il proprio sito all’acquisto via mobile per rispondere alla crescente domanda degli utenti. PayPal e i suoi partner propongono soluzioni semplici, affidabili e innovative per ottimizzare i siti e-commerce allo shopping mobile. Si tratta di soluzioni che, semplificando il percorso di acquisto, aumentano il “tasso di conversione del carrello” come testimoniano le esperienze di Luisa Via Roma e Vodafone che grazie a PayPal hanno consentito ai propri utenti di acquistare sempre e ovunque con una “user experience” semplice e affidabile. Che l’Italia sia l’”habitat” ideale per la progressiva diffusione degli acquisti via mobile viene confermato dalla ricerca commissionata a GfK Eurisko (*) da PayPal, il modo rapido e affidabile per pagare e farsi pagare online, attraverso dispositivi mobile e nei punti vendita.

Sono numerosi gli indicatori positivi emersi dalla ricerca che testimoniano come siano soprattutto i consumatori ad accelerare l’utilizzo del commercio via mobile. In primo luogo, il 30% degli intervistati, infatti, possiede uno smartphone. Inoltre il 45% dei possessori di smartphone dichiara di non poterne fare a meno, anche per una sola giornata. Lo smartphone accompagna l’utente sempre e ovunque e sta cambiando il suo comportamento come anche il modo di fare acquisti.

Dai dati della ricerca emerge – afferma la Dott.ssa Rosanna Savoldelli di GfK Eurisko – che il terreno in Italia sembra essere favorevole alla progressiva diffusione degli acquisti via mobile. Il bisogno di essere sempre online e connessi ha reso questo strumento sempre più alleato e indispensabile”.

Anche l’analisi della penetrazione e della frequenza di collegamento a internet conferma in maniera molto chiara l’esigenza dei consumatori di essere sempre “connessi”: fra i possessori di cellulare intervistati, infatti, 7 su 10 hanno utilizzato la rete negli ultimi 3 mesi, mentre quasi 4 su 10 lo hanno fatto tutti i giorni (37%).

Quale consapevolezza del mobile commerce per un effettivo utilizzo

In questo scenario, sicuramente ricco di opportunità, la consapevolezza della possibilità di acquistare via mobile è molto diffusa nella popolazione italiana user di cellulare: circa 67% dei possessori di cellulare (circa 7 su 10 dai 18 ai 64 anni) sono a conoscenza della possibilità di fare acquisti mobile. Quota che fra i possessori di smartphone sale quasi all’80% (79%).
Nell’analizzare la propensione futura ad effettuare acquisti online tramite mobile, la survey evidenzia che circa 2 italiani su 10 sono propensi ad effettuare acquisti tramite mobile in futuro (18%), quota che sale ad un terzo degli intervistati tra i possessori di smartphone dai 18 ai 64 (34%).

I consumatori oggi possono acquistare un biglietto per un concerto andando al lavoro, approfittare di un’offerta promozionale viaggiando in metropolitana, cogliere al volo l’opportunità di una vendita flash passegiando nel parco. L’m-commerce rappresenta pertanto una nuova opportunità di acquisto per i consumatori che dispongono di una sorta di “negozio tascabile”.

In questo contesto, i dispositivi mobili offrono dunque un’ulteriore possibilità per gli utenti di navigare in rete quando sono in movimento o non hanno a disposizione un computer – sul treno, al supermercato, aspettando un amico.

 

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