Apple avrebbe serie difficoltà a spostare la produzione dei suoi dispositivi negli Stati Uniti

Durante la recente intervista con Tim Cook presso la D10 il CEO di Apple ha affermato come vorrebbe che tutti i dispositivi della sua compagnia fossero prodotti negli Stati Uniti, ma secondo un recente rapporto un simile scenario potrebbe essere troppo difficile da realizzare.

Alcune fonti anonime hanno infatti dichiarato a DigiTimes che spostare la produzione negli Stati Uniti sarebbe per Apple un compito “altamente difficile”, almeno nel prossimo futuro; attualmente, infatti, la maggior parte dei prodotti della compagnia di Cupertino viene assemblata in Asia prima di essere spedita in tutto il mondo. Un problema in particolare riguarderebbe i costi per i trasporti che, in uno scenario simile, sarebbero eccessivamente onerosi e difficili da sostenere; lo stesso dicasi per i salari, molto più alti negli Stati Uniti.

Un’altra questione da non trascurare riguarda la vicinanza con gli attuali fornitori. Attualmente infatti gran parte, se non tutti, i componenti utilizzati da Apple sono prodotti in Cina e lo stesso New York Times in una sua analisi ha affermato come sia disponibile una grande quantità di abili lavoratori in grado di offrire velocità e flessibilità difficilmente rintracciabili nelle fabbriche statunitensi.

Tim Cook ha esplicitamente espresso il proprio parere favorevole in merito alla produzione dei prodotti negli Stati Uniti. Come sottolineato dallo stesso CEO tuttavia alcuni componenti sono prodotti effettivamente negli Stati Uniti, ed è il caso dei processori ARM per iPhone ed iPad, costruiti in Austin, nel Texas, mentre il Gorilla Glass di Corning è realizzato in Kentucky.  AppleInsider, infine, evidenzia come alcuni dei componenti vengano realizzati dal partner della compagnia, la Foxconn, nella sua fabbrica in Brasile, nazione in cui l’azienda californiana ha ricevuto delle esenzioni fiscali dal governo per incentivare la produzione nel paese.

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