Perché Android non può battere Apple nel mercato business

Nel mercato consumer, iOS e Android sono impegnati in una battaglia all’ultimo utente. Nel mercato business, invece, Apple riesce ancora a mantenere una certa supremazia e ad aumentare il suo vantaggio su Google.

Eppure, negli ultimi due anni, Android ha promosso molto le potenzialità dei propri dispositivi, come dimostrano, ad esempio, la campagna Verizon Android 2.0 del 2010 dedicata proprio alle aziende, o la pubblicità di Android 3 che si riferiva alla nuova generazione di smartphone 4G.

Apple, però, soprattutto con l’iPhone 4, ha dimostrato da subito di poter continuare ad essere leader nel settore e che dimensioni dello schermo o connettività LTE 4G non erano sufficienti per convincere gli utenti business a scegliere Android.

Nel campo aziendale, quindi, Android ha avuto meno impatto, come dimostrano diverse analisi condotte su società IT d’oltreoceano e non solo. Per anni, i reparti IT hanno selezionato le piattaforme e i dispositivi che i propri dipendenti potevano utilizzare, in modo da poter supportare caratteristiche specifiche dell’azienda ed amalgamare il lavoro di tutti i team. Questo portava ad ignorare piattaforme alternative, come è avvenuto per molti anni con i PC e Internet Explorer. Negli ultimi dieci anni, tuttavia, una serie di eventi hanno portato in auge piattaforme e dispositivi che le aziende non potevano più ignorare: vedi Firefox come browser alternativo, il nuovo sistema operativo Mac OS X come alternativa a Windows e l’iPhone come prima alternativa ai BlackBerry.

Questo, associato ad alcuni difetti delle piattaforme precedentemente adottate, ha fatto cambiare politica a molte aziende, con i loro dirigenti che hanno optato per una sostituzione radicale delle piattaforme utilizzate. E se da una parte molte utilizzano ancora Pc Windows, dall’altra nessuna, o quasi, ha optato per Windows Mobile, preferendo, soprattutto negli ultimi due anni, iOS.

L’iPhone è apparso subito più semplice da utilizzare, con un browser e un programma di gestione mail perfetti per un dispositivo mobile e con la possibilità di installare migliaia di ottime applicazioni. In quattro anni, Apple ha eroso la quota di mercato business di RIM, un po’ anche grazie a Microsoft, che nel 2008 cambiò i protocolli ActiveSync dei suoi server Exchange per renderli compatibili con iOS.

Negli anni successivi sono stati aggiunti il supporto ai VPN aziendali e ai server proxy, mentre tante app professionali venivano pubblicate su App Store. Nel 2010, Apple era radicata in tante aziende grazie al suo iPhone, con RIM che perdeva sempre più quote di mercato. E il lancio dell’iPad non ha fatto altro che amplificare la presenza di iPhone e dispositivi iOS nelle aziende, grazie alla loro perfetta integrazione.

Google ha cercato subito di replicare la formula di successo dell’iPad con Honeycomb, senza però riuscire nel suo intento. E lo stesso vale anche per gli smartphone: ad oggi, Android non è riuscito ad avvicinarsi ad iOS nel mercato aziendale. Questo per una serie di motivi: Apple ha subito fatto grandi sforzi per migliorare il supporto alle esigenze delle aziende con iOS, non solo con le novità introdotte nel corso degli anni, ma anche con una cura maniacale della sicurezza.

Android, invece, si è preoccupata soprattutto di inseguire l’iPhone nel mercato consumer, tralasciando funzioni, integrazioni e sicurezza necessarie per fare breccia anche tra le aziende. Ad esempio, Google si è concentrata sullo store per promuovere app e giochi carini da una parte, e, dall’altra,  su simpatiche “chicche” come i widget per affascinare gli utenti, senza preoccuparsi troppo di sviluppare elementi più professionali utili per le aziende. Questo gli ha consentito di porsi come valida alternativa ad iOS, ma solo nel mercato consumer: dispositivi ottimi per giocare, navigare, ascoltare musica, scaricare le app.

Google ha invece tralasciato aspetti quali il supporto all’Exchange Server nativo e alla connessione VPN, solo per fare due esempi, inoltre manca anche un forte supporto per quanto riguarda gli strumenti di gestione di cui hanno bisogno gli utenti business. Anche la frammentazione di Android rende più difficile gestire smartphone diversi, e se un’azienda ha la necessità di sviluppare un’app per i propri dipendenti, il tutto diventa più complesso e lento rispetto ad iOS anche per quanto riguarda eventuali aggiornamenti, patch critiche e così via.

Nel frattempo, invece, Apple continua a guadagnare terreno nelle aziende, sia a scapito degli smartphone che dei PC tradizionali, grazie ai MacBook, all’iPad e, logicamente, all’iPhone.

E le sfide per il futuro non si chiamano Android, ma Windows 8 e Windows Phone, forse gli unici sistemi operativi che potranno conquistare utenti aziendali. Tim Cook, però, ancor più che Steve Jobs, è molto attento al mondo IT e questo potrebbe favorire Apple nell’immediato futuro.

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