iPhoneItalia Quick Review: Anche se è amore non si vede, Drink and Burp e Olivetti

Con questa rubrica iPhoneitalia vuole proporvi alcune brevi recensioni delle applicazioni uscite recentemente su App Store. Quest’oggi vi parleremo di Anche se è amore non si vede, l’app ufficiale del film di Ficarra e Picone, Drink and Burp, simpatico gioco gratuito e Olivetti, un libro dedicato ad Adriano Olivetti.

Anche se è amore non si vede (Gratis)

L’app ufficiale del nuovo film di Ficarra e Picone, dal 23 Novembre al cinema.  Scopri le immagini, i video, il backstage e la trama.  Tramite la funzionalità “Fai una foto” è possibile farsi una foto assieme a Ficarra e Picone e pubblicarla su Facebook, Twitter o salvarla per mostrarla agli amici.

Drink and Burp (Gratis)


Mezzo minuto di tempo per tracannare il maggior numero di soft drink e battere gli amici in una divertente gara di abilità. Si chiama “Drink and Burp” l’ultimo gioco per iPhone creato dall’italiana Adalta.

“Drink and Burp” è un gioco intuitivo, “Plug and Play”, in cui il giocatore è sfidato a bere il maggior numero di bicchieri di bibite gassate in 30 secondi. Pensato per chiunque voglia mettere alla prova la propria abilità, “Drink and Burp” dà il meglio di sé nelle sfide di gruppo. Il punteggio finale è rimarcato da 1, 2 o 3 stelle e dal suono di una “sorpresa sonora” capace di scatenare l’ilarità dei presenti. I giocatori più esperti riusciranno a capire il trucco che consente di trangugiare un bicchiere dopo l’altro in apnea e migliorare così, di volta in volta, il proprio record. Gli ideatori di “Drink and Burp” consigliano di tenere sotto controllo il volume del proprio iPhone nei luoghi pubblici perché, dopo tanti drink, lo stomaco non mancherà di far sentire la propria… voce.

Olivetti (1,59€)

Libro dedicato ad Adriano Olivetti, industriale di fama internazionale, intellettuale, politico, riformatore, urbanista, editore. Adriano Olivetti fu questo e molto altro ancora. Credeva in una società di tipo nuovo, al di là del capitalismo e del socialismo. Attorno alla sua Ivrea, “l’Atene degli anni Cinquanta”, costruì il prototipo di un nuovo ordine, una comunità concreta in cui industria e cultura, profitto e solidarietà, produzione e bellezza si tenevano per mano. Per più di un decennio, sotto la sua guida, in questo angolo di mondo il confine fra sogno e realtà parve sul punto di dissolversi.

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