Brevetti Apple, “firma” magnetica e onde supersoniche per instaurare connessioni di rete tra dispositivi

Se è vero che il mondo dei brevetti interessa sempre più spesso l’aspetto estetico dei prodotti (basti pensare all’enorme quantità di brevetti riguardanti il design), è altrettanto vero che talvolta sono reali invenzioni quelle descritte in questo genere di documenti. Solo pochi giorni fa Apple ha dato prova di quanto appena detto, depositando un nuovo brevetto nel quale vengono presentati nuovi sistemi per mettere in comunicazione due dispositivi utilizzando particolari firme magnetiche ed onde supersoniche.

Due dispositivi, per comunicare tra loro, necessitano di una connessione via cavo o wireless. L’iPhone, per quanto riguarda l’apparato senza fili, dispone della tecnologia Wi-Fi e Bluetooth, oltre alla classica rete GSM. Se quest’ultima è sempre attiva, le connessioni Wi-Fi e Bluetooth possono essere attivate o disattivate dall’utente.

Il problema principale – se escludiamo quello delle onde elettromagnetiche, di cui non parleremo in questo articolo – risiede nel fatto che mantenere attivi questi sistemi di comunicazione wireless implica un consumo energetico enorme. Essendo l’autonomia dell’iPhone limitata, è impensabile tenere accessi Wi-Fi e Bluetooth in modo costante.

Attivare e disattivare il Bluetooth o il Wi-Fi su iPhone è un’operazione che richiede almeno 3 passaggi da effettuare tramite touchscreen. Se vi fosse però un sistema che permetta di attivare automaticamente una di queste tecnologie?

Da alcuni mesi vari brevetti depositati da Apple stessa hanno fatto ipotizzare a molti che la società sia interessata ad inserire nell’iPhone nuove tecnologie capaci di far comunicare il telefono con dispositivi esterni, come ad esempio dei terminali di pagamento. In questo modo, sarebbe possibile utilizzare l’iPhone per effettuare transazioni di denaro.

In queste situazioni, risulterebbe molto utile una tecnologia capace di “attivare” automaticamente una connessione wireless tra iPhone e terminale esterno, senza che l’utente debba per forza attivarla manualmente. Attivando tale connessione, l’iPhone potrebbe quindi “cercare” dispositivi a cui collegarsi per comunicare.

Tornando all’esempio precedente, sarebbe sufficiente avvicinare l’iPhone al terminale di pagamento: a questo punto, il sistema di connessione automatica attiverebbe il collegamento wireless tra di due dispositivi, in modo che possa essere effettuata la transazione.

Apple ha recentemente brevettato due sistemi di connessione capaci di effettuare quanto appena illustrato. Le tecnologie su cui si basano i due sistemi sembrano, a prima vista, futuristiche e irrealizzabili. In realtà, si basano su principi fisici e tecnici molto semplici ma efficaci.

Il primo brevetto descrive infatti un sistema basato su una particolare “firma” magnetica: in parole povere, avvicinando i due dispositivi tra loro, la variazione di campi magnetici percepita dai sensori comunicherebbe all’iPhone di instaurare una connessione wireless, effettuando una ricerca dei dispositivi presenti nelle vicinanze.

Il secondo brevetto appare ancora più bizzarro, poiché fa riferimento alle onde supersoniche: un apparecchio capace di emettere questo genere di segnale (non percepibili dall’uomo) darebbe avvio al processo di ricerca dei dispositivi wireless situati in prossimità.

Al momento è difficile prevedere se questo tipo di tecnologie possano essere realmente implementate sull’iPhone. Bisogna però considerare che Apple ci ha sempre abituato a grandi sorprese in termini di nuove tecnologie integrate in prodotti da utilizzare tutti i giorni.

Non ci resta che attendere e vedere se la società californiana saprà giocare ancora una volta le carte giuste.

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