12 aprile 1961 – 12 aprile 2011: 50 anni dal primo uomo nello spazio! [LE NOSTRE RIFLESSIONI]

“La Terra è blu! Che meraviglia…E’ incredibile!” . Queste parole hanno 50 anni e furono pronunciate da Jurij Gagarin, il primo uomo nello spazio. Che strano pensare che siano passati così tanti anni eh? Per noi che siamo abituati ormai al nostro mondo tecnologico, a poter vedere tutto nei documentari, su internet o sui nostri iPhone, queste parole sembrano scontate. D’altronde sappiamo tutti com’è la Terra vista dallo spazio, ce l’abbiamo addirittura tra gli sfondi per la springboard. Ma il 12 aprile di 50 anni fa quella frase stupì il mondo intero e segnò l’inizio di una grande storia di progresso, innovazione e scoperte.

Dev’essere stata un’emozione grandissima portare a termine quella missione. I russi inseguivano il sogno di portare il primo uomo sulla luna, ma come sappiamo non spettò a loro l’onore del primo passo sul nostro satellite. Ma è però grazie a loro, e soprattutto al giovane astronauta 27enne Jurji Gagarin, se l’uomo si è spinto oltre i confini dell’atmosfera, nello spazio orbitale intorno alla Terra e oltre.

Erano anni in cui i primi computer stavano cambiando il mondo. Computer ridicoli agli occhi di oggi, grandi come stanze da ballo e costosi come un Jumbo Jet. Si, proprio quei computer tutti luce e scontrini, che abbiamo visto tante volte nei primi episodi di Star Trek.

Molti di voi si stupiranno a sapere una piccola curiosità: il computer usato per portare Gagarin nello Spazio a 300 km dalla Terra era decisamente meno potente dell’iPhone che oggi teniamo in mano tutti! Incredibile vero?

Pensare che in 50 anni la tecnologia abbia fatto questi passi da gigante un pò spaventa. Era bello sognare, per i nostri vecchi papà, davanti alla tv in bianco e nero che necessitava di antenne lunghe 1 metro e mezzo. Era bello guardare al futuro affascinati da ciò che stava accadendo e nel frattempo accontentarsi di un pallone, un campetto e qualche gesso bianco per giocare a “campana”. Poi però, senza nemmeno il tempo di abituarsi alle novità, siamo stati travolti dalle prime console videoludiche, dai tv color, dai Walkie-Talkie….ecc, per poi entrare, senza uscirne più, nell’epoca dei computer e dei cellulari.

Oggi siamo così appagati dai nostri iPhone, con cui facciamo tutto, che spesso ci dimentichiamo di quanto ci sia voluto per arrivare alle meraviglie tecnologiche che abbiamo intorno. Un oggetto così piccolo, perfezione estetica e piccolo pass-partout della nostra quotidianità. Eppure l’uomo ha sudato per rendere tutto questo possibile. Proprio per questo la ricorrenza che si celebra oggi segna, in qualche modo, un giro di boa fondamentale della storia.

Tante cose cambieranno nei prossimi anni e non tutte in positivo. Di buono, certo, ci sarà l’inevitabile evoluzione dei cellulari/smartphones di oggi in qualcosa di ancor più completo e utile. Se oggi con i nostri iPhone navighiamo su internet, telefoniamo, scriviamo mail e usiamo le nostre 200 applicazioni, domani faremo molto di più: pagheremo il conto, proietteremo in 3 dimensioni una persona davanti a noi nelle videochiamate olografiche, comunicheremo tra noi tramite chissà quale versione evoluta di realtà aumentata…ecc e chissà se tutto quello che sto dicendo “sparando a caso” non sarà addirittura superato nei prossimi 50 anni.

Ma una cosa è certa: un giorno tutti noi, da malinconici 70-80 enni, saremo lì, a leggere sui nostri giornali digitali che sono passati 100 anni dal primo uomo nello spazio e sorrideremo ai nostri nipotini che, inconsapevoli di quanto fosse diverso il mondo 50 anni prima, giocheranno con chissà quali giochi, quali materiali e quali dispositivi. Il nostro iPhone sarà polvere nell’aria ma forse, i più romantici, lo avranno ancora in un cassetto, chiuso nella sua bella scatola originale tutta ingiallita, fieri di aver vissuto, da giovani, l’inizio del futuro.

Sono passati 50 anni come niente da quel 12 aprile 1961……e i prossimi 50 voleranno. E allora chiudiamo gli occhi un momento e ricordiamoci sempre che la Vita è una!

 

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