L’imprevisto secondo David O’Reilly

Di certo non è un caso se David O’Reilly ha pensato come prima cosa a confezionare i formati per iPad e iPhone del suo ultimo (capo)lavoro. Qualche sempliciotto potrà provare a spiegarmi che ormai questa è diventata la regola e che i due dispositivi Apple sono i mezzi più comuni e pratici per trasportare e sfoderare all’improvviso dei file video. Ma non credo sia così semplice.

Di O’Reilly ho una stima tale che credo abbia visto oltre, considerando non solo l’aspetto creativo del suo “the External World” ma spingendosi anche alla fase successiva, quella della fruizione. Corti come questo non vanno visti comodamente sdraiati sul proprio divano o addirittura al cinema. Per godere al massimo del genio di O’Reilly vi dovete immergere completamente nel mondo esterno come viene da lui dipinto. Il mondo esterno di David è senza regole, senza prima o dopo, è un mondo che si muove grazie a non eventi, a sospensioni della realtà. E’ proprio grazie ad una vostra involontaria sospensione della realtà quindi, che avrete la situazione ideale per entrare nel vero mondo esterno.

Quindi… doveste perdere l’aereo, o arrivati alla stazione venisse annunciato un ritardo del vostro treno. Vi capitasse di chiudervi fuori di casa e di dover aspettare l’avvento di qualcuno per farvi aprire la porta. O se nel corso di una spericolata battuta di pesca veniste intrappolati nel profondo stomaco di una balena. Insomma, se incappaste malauguratamente in un qualsiasi imprevisto tale che veniate costretti da soli con il vostro iPhone, o magari con l’iPad, e aveste a disposizione solo una connessione internet e una ventina di minuti di attesa – 17 per la precisione – beh allora è già pronta per voi la soluzione.

Perché è nell’anticipare l’imprevisto che lo si annulla. La soluzione consiste nel chiedere aiuto a questo giovane artista classe 1985 autore di diversi cortometraggi, alcuni dei quali vincitori di importanti premi, al Sundance Festival, a Berlino e all’ultima mostra del cinema di Venezia. David O’Reilly, è il maestro dell’imprevisto, nel senso ampio del termine. La sua ultima opera “The External World” è una somma di episodi imprevedibili ed imprevisti, eventi mischiati tra loro in una strepitosa sequenza di palesi manifestazioni di genio evocativo/visivo/narrativo. La descrizione del mondo esterno stando a David non può non essere sfrenata, apparentemente illogica, fredda e distante ma all’improvviso umana e emotivamente devastante. O’Reilly compendia l’umanissimo sentimento dello smarrimento di fronte al tutto, frammentando la realtà in piccolissime storie di ordinaria sregolatezza.

Il che, seppur capisco possa suonare inutilmente complesso, altro non è che la normale ribellione della coscienza artistica presente in ciascuno di noi di fronte alla durezza e alla miseria di una vita regolare. Considerare un caso il fatto che l’autore stesso di questo piccolo capolavoro si sia preoccupato di crearne i formati per iPhone e iPad sarebbe limitante. Quello che pare ovvio, è che ormai l’arte vera è stata capace di metamorfosi tali che ha raggiunto l’elasticità necessaria per poter essere diffusa anche per mezzo di strumenti come iPhone e iPad. Sarebbe l’ennesimo capitolo del rapporto tra arte e mezzi di comunicazione, probabilmente il definitivo, sarebbe un importante punto di approdo per l’intero mondo della comunicazione. Sarebbe un qualcosa che seppur imprevedibile, era stato da qualcuno da qualche parte, ampiamente previsto.

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