Report fornitori stranieri: ecco i punti salienti!

Poche ore fa Apple ha pubblicato il report 2011 relativo alla situazione dei fornitori stranieri, con particolare riferimento alla situazione delle fabbriche cinesi. In questo articolo andremo a vedere i punti salienti del documento.

Nel documento Apple evidenzia i progressi fatti per quanto riguarda la condizione lavorativa nelle fabbriche cinesi. Il 2010 è stato uno degli anni più duri in questo senso, basti ricordare i vari suicidi alla Foxconn e le esalazioni di sostanze chimiche alla Wintek. Apple affronta tutti questi temi.

Nel documento, Apple pone l’accento sui progressi realizzati negli ultimi mesi e sulle norme da imporre ai fornitori stranieri. Si parla di lavoro minorile, con nuove regole restrittive per quei fornitori che sfruttino i minori senza apposite autorizzazioni e senza il rispetto delle regole, ma anche di diverse nuove norme da far applicare relativamente alla sicurezza nei singoli stabilimenti. Chi non rispetta determinate regole “rischia” pesanti conseguenze negli accordi: Apple spiega di aver interrotto ogni relazione commerciale con le fabbriche che sfruttano i bambini.

Un intera sezione è poi dedicata ai suicidi che si sono verificati alla Foxconn nel 2010. Apple comunica di essersi incontrata più volte con i responsabili dello stabilimento cinese e di aver creato un team indipendente di esperti per indagare sui motivi che spingono i lavoratori a compiere questo gesto estremo. Il team ha intervistato oltre 1000 lavoratori e diversi dirigenti, ha studiato la fabbrica e visitato i dormitori.

Dallo studio è emerso che Foxconn ha subito preso diversi provvedimenti: a partire dalle reti applicate sulle pareti esterne dei dormitori, che va intesa solo come misura estrema per evitare la morte dei lavoratori, fino ad arrivare alla assunzione di un gran numero di psicologi e alla creazione di un centro assistenza aperto 24 ore su 24.

Il team ha scoperto anche che la Foxconn ha lavorato con esperti esterni e membri del governo per risolvere la situazione e sembra che i risultati le diano ragione. Apple non entra nei particolari, ma scrive che la situazione è quasi tornata alla normalità, grazie alle misure prese dai dirigenti dello stabilimento.

Il report, però, sembra voler nascondere alcuni aspetti importanti, come le condizioni disumane di alcuni stabilimenti cinesi e le esalazioni di sostanze chimiche in altre fabbriche.

Potete leggere il documento completo, in inglese, cliccando qui.

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