VoIP: grandi aspettative, enormi difficoltà nella diffusione

L’unico aggettivo che è corretto attribuire al futuro della telefonia mobile è “imprevedibile”. Tale affermazione può essere sostenuta osservando il fatto che tecnologia, in questo settore, evolve a ritmi davvero incalzanti. Quest’oggi poniamo lo sguardo sul Voice over IP, sistema meglio noto come VoIP, con particolare interesse nei confronti di una notizia riportata solo pochi giorni fa che, agli occhi di molti, ha cambiato radicalmente gran parte delle aspettative degli utenti per il futuro. Cercheremo infatti di capire perché il VoIP veniva considerato il futuro e perché, probabilmente, la sua scalata verso il successo sarà ancora lunga e piena di ostacoli.

Innanzitutto, ricordiamo che con il termine VoIP siamo soliti indicare quei software e quelle procedure grazie a cui è possibile effettuare chiamate vocali tramite Internet, sia tramite computer che tramite Internet da cellulare. Tra le più famose applicazioni che offrono questo genere di servizi ricordiamo Skype, software utilizzato da milioni di utenti in tutto il mondo. Il servizio proposto è, in questo caso, del tutto gratuito: è possibile chiamare un qualunque utente di qualsiasi nazione in tempo reale senza alcun costo. La qualità della chiamata dipende ovviamente da quella della connessione associata ma è generalmente  migliore di quella di una classica telefonata.

L’unica spesa reale che l’utenza deve sostenere è dunque rappresentata dal piano di abbonamento ad Internet (in alternativa un piano tariffario a tempo o traffico dati). Negli ultimi anni il fenomeno di Internet su telefono è diventato sempre più diffuso. Questa rapida ascesa è stata determinata principalmente da due fattori: innanzitutto, la comparsa di numerosi dispositivi dotati di browser Web integrati con cui poter navigare all’interno dell’oceano costituito dal Web, tra cui ovviamente anche l’iPhone. Secondariamente, la rete 3G nazionale, sebbene la copertura non interessi la totalità del nostro paese, è sempre più presente, permettendo così a chiunque è in possesso di un telefono capace di navigare in 3G di avere sempre con sé Internet e tutti i servizi che Internet ha da offrire, tra cui appunto il VoIP.

Internet su cellulare, come abbiamo già altre volte analizzato, amplifica enormemente le capacità di un telefono, soprattutto nel caso dell’iPhone, in cui moltissime applicazioni presenti su App Store basano il loro funzionamento proprio su Internet e su servizi offerti dal Web. Con l’affermarsi di questi servizi, si è dunque radicato con sempre maggior convinzione il pensiero che il futuro della telefonia mobile passasse proprio attraverso Internet e, nello specifico, attraverso la tecnologia VoIP. Il successo che questo sistema di comunicazione ha avuto a livello mondiale nel settore informatico faceva ben sperare che anche nel settore telefonico le cose evolvessero, seppur con maggior lentezza, in questo senso. L’integrazione di Internet nel mondo della telefonia è un processo molto più lento di quanto non lo sia stato per i computer: per questo motivo, anche l’utilizzo di servizi di questo genere è chiaro richieda tempi maggior per insediarsi all’interno dell’utenza.

Queste, almeno fino a pochi giorni fa, erano le principali aspettative rivolte verso il VoIP. Tali buoni propositi sono recentemente andati scemando in quanto è giunta la notizia che il gestore Vodafone ha imposto una limitazione relativa VoIP, per il quale bisogna ora pagare un supplemento rispetto alla normale tariffazione di Internet per cellulare. A seguito di questa notizia, è nata in molti la preoccupazione che tutti i gestori in Italia possano in futuro adottare decisioni simili, ostacolando di fatto il processo di diffusione del VoIP via mobile. La reazione dell’utenza è stata, senza grandi sorprese, piuttosto brusca e decisa, ma bisogna considerare tutti i diversi aspetti della vicenda prima di poter giudicare l’avvenuto.

Innanzitutto, una scelta di questo genere era certamente prevedibile. Chiunque abbia un minimo di nozioni economiche può facilmente intuire l’entità delle perdite che Vodafone – così come qualunque altro gestore – avrebbe dovuto sostenere nel caso in cui il VoIP avesse preso piede in modo sistematico tra gli utenti. Chiamare tramite VoIP significa sostanzialmente poter evitare le chiamate tradizionali, con conseguenti minori introiti del gestore telefonico che andrebbe così a generare profitto unicamente dagli abbonamenti Internet. Questa decisione può dunque sembrare, a prima vista, “ingiusta” ma, a livello puramente economico, è una semplice mossa strategica per salvaguardare il proprio bilancio. E’ proprio questo il motivo che ci induce a pensare che anche altri gestori italiani possano, in futuro, adottare strategie simili.

Dopo aver analizzato la questione dal punto di vista delle compagnie telefoniche, è ora corretto osservare anche il punto di vista dei consumatori. Bisogna infatti considerare quali siano i costi aggiuntivi richiesti per usufruire della tecnologia VoIP oltre al classico Internet da cellulare. Questi sono, nel caso di Vodafone, di 8 euro a settimane per 2GB di traffico su VoIP1. Questo significa che per poter navigare sul Web e avere accesso al servizio VoIP è necessario spendere 11 euro a settimana o eventualmente 42 euro mensili (con abbonamento mensile). La spesa totale diventa quindi sostanziosa e non può certo essere sostenuta da tutti gli utenti con facilità. Se infatti i prezzi di Internet su cellulare erano relativamente bassi e avevano permesso una rapida diffusione di questa tecnologia a livello nazionale, l’ulteriore spesa per utilizzare i servizi VoIP potrebbe decretarne il fallimento.

Se dunque fino a poco tempo fa era sensato pensare che il VoIP avrebbe certamente segnato il futuro della comunicazione mobile, ora questo cammino sembra più impervio, difficoltoso e meno prospero. Sembrava che, così com’è avvenuto per i computer, Internet fosse la strada da percorrere anche nell’ambito della telefonia mobile: a questo punto, però, la strada pare essere in salita. Queste difficoltà non implicano però che il progresso, in questo senso, non stia avvenendo anche alla “fonte”: apparentemente, le società che producono telefoni e smartphone vedono proprio nel Web il futuro. Quotidianamente vengono infatti presentati telefoni capaci di integrarsi in modo sempre migliore con tutto ciò che Internet propone, dai servizi di news, alle radio online, alla navigazione Web – per non parlare dei servizi di messaggistica istantanea e dei popolarissimi social network. Sebbene lo citiamo per ultimo, il VoIP rientra in questa lista ed è certamente uno dei servizi più amati, soprattutto dai possessori di iPhone che hanno saputo apprezzare applicazioni come Skype, Viber e tanti altre di questo genere.

E’ quindi ipotizzabile che società e consumatori debbano trovare una soluzione al problema, così da evitare di fermare sul nascere l’evoluzione tecnologica appena descritta. Come spesso accade nella vita, tale soluzione deve pertanto risiedere nel compromesso. Il metodo più semplice per risolvere la cosa sembra essere quello di un livellamento dei prezzi così da permettere ad una fetta di utenza più ampia di accedere ai servizi VoIP. In alternativa, una tariffazione più elevata potrebbe comportare una quantità maggiore di servizi, come ad esempio un’opzione legata al tethering (altra tecnologia di cui molto si parla in questo periodo).

Quello che possiamo augurarci è che in qualche modo si giunga ad una sorta di accordo: sarebbe difatti una vera delusione constatare che tecnologie così promettenti possano svanire a causa di costi che i consumatori non possono permettersi di affrontare.

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