In attesa che il CEO di Apple Steve Jobs si riprenda, la società di Cupertino rassicura investitori ed utenti sui piani di successione relativi a tutti i manager più importanti, amministratore delegato incluso.
Apple, periodicamente e in gran segreto, prepara i piani di successione per i posti di manager più importanti, compreso quello di CEO occupato attualmente da Steve Jobs. E quando Steve Jobs, un giorno speriamo lontano, deciderà di ritirarsi a vita privata e non continuare a guidare Apple, il nome del successore sarà già pronto: si tratta di Tim Cook.
Tim Cook ha più volte dimostrato di essere un degno sostituto di Steve Jobs, almeno per quanto riguarda le parti operative e di gestione dell’azienda. E’ lui che ha sostituito in passato il CEO, guadagnandosi la fiducia di tutti, è lui che gestisce le operazioni della società e le vendite, che cura i magazzini e che porta a termine le trattative più importanti come quelle con gli operatori, ma è anche responsabile del lancio dei prodotti e della loro qualità. La stima proviene anche da aziende esterne, tant’è che lo stesso Cook ha rifiutato un’offerta di HP che, dicono, era irrinunciabile. Ma Apple è Apple e la prospettiva di diventare, un giorno, CEO è quanto ti meglio Cook possa volere, a prescindere dai guadagni.
Quello che manca a Cook è però l’appeal e il fascino propri di Steve Jobs, un uomo in grado di incantare le folle, ma anche il suo estro creativo e geniale. Cose che potrebbero essere prese in carico da Ive, altro genio che da anni lavora ad Apple e che è la mente di prodotti quali gli iMac e i Mac Book Pro in alluminio.
Ma per molti analisti, le preoccupazioni relative ad un possibile abbandono di Steve Jobs sono eccessive. Dice Laura Di Dio a CNN Money: “Apple è in grado di protrarre per anni il successo che ha avuto con iPhone e iPad e anche se la figura di Jobs è quanto più vicino all’indispensabilità ci possa essere, la sua visione è ormai connaturata in Apple e questo non potrà essere cancellato“, gli fa eco Barry Jaruzelski, della Booz&Co.: “Jobs è un’icona che ha dato prova di essere un’impareggiabile uomo marketing, ma è anche un abile manager e tra le sue capacità c’è stata anche quella di costruire un gruppo direttivo di elevatissimo livello. Apple non dipende da un singolo individuo, ma da un team di grande qualità ad ogni livello“.