Anche Microsoft introduce il ‘Kill Switch’ in Windows Phone 7

Il Kill Switch è una funzione che consente alle software house di spegnere le applicazioni ritenute pericolose che possono recare danno all’utente a distanza. Con Windows Phone 7 anche Microsoft introdurrà questo sistema che fu introdotto per la prima volta da Apple suscitando polemiche reazioni da parte della stampa (anche non specializza) con accuse di censura preventiva. Adesso, con l’introduzione del Kill Switch anche su dispositivi Android, Micorsof ha provveduto ad inserire questa novità all’interno del suo ultimo sistema operativo mobile.

Nel 2008, con il lancio ufficiale dell’App Store, fu resa nota l’implementazione di un sistema denominato ‘Kill Switch‘ grazie al quale Apple, in caso di estrema necessità, avrebbe potuto bloccare e disattivare alcuni software a distanza (per esempio applicazioni che funzionanassero in modo fraudolento). Tuttavia questo sistema non è mai stato utilizzato dall’azienda di Cupertino, a dichiarlo lo stesso Steve Jobs nel corso di un’intervista di alcuni anni fa per il Wall Street Journal.

Come già detto, subito dopo la presentazione del Kill Switch si scatenò un polverone mediatico, con titoloni anche sulla stampa italiana non specializzata, incentrato sul presunto controllo in stile Grande Fratello di Apple, confondendo quello che nasce ed opera unicamente come un meccanismo di sicurezza con un sistema per monitorare costantemente l’utilizzo dei dispositivi, invadendo la privacy dell’utente.

Tuttavia queste polemiche non si sono ripetute quando Google ha implementato in Android la medesima funzione e neanche quando – notizia di qualche giorno fa – lo stesso meccanismo è stato scoperto anche all’interno del nuovo Windows Phone 7. Non se n’è parlato neanche quando se ne sarebbe dovuto parlare: sembrerebbe, infatti, che in due casi Google abbia utilizzato il sistema di killing a distanza per rimuovere due applicazioni ritenute dannose dai dispositivi degli utenti…

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