Gianni Rusconi del Sole 24 ore ha fatto un’analisi molto interessante sul futuro dell’iPhone 4 in Italia, relativamente agli operatori nostrani.

Nell’articolo viene evidenziato come i problemi di ricezione, reali o fittizi che siano, abbiano comunque fatto cattiva pubblicità ad Apple e questo potrebbe avere delle ripercussioni sul mercato, ed anche legali, dato che proprio in questi giorni sono iniziate due Class Action contro AT&T ed Apple, relative proprio ai problemi dell’iPhone 4 e della rete AT&T.
Tralasciando le voci sulla commercializzazione in Italia (anche Il Sole 24 Ore, come anticipato da iPhoneItalia, parla del 28-29 luglio come data per TIM, mentre per gli altri operatori ci sono ancora forti dubbi), la parte finale della disamina è sicuramente la più interessante:
Nel muovere alcune critiche al nuovo melafonino (prezzo e form factor rimasti praticamente invariati rispetto alla versione precedente), gli analisti hanno messo in evidenza come, a loro dire, difficilmente attirerà nuovi utenti (ma solo persone che già hanno in mano un iPhone) e come la probabile massiccia migrazione di vecchi utenti al nuovo modello influenzerà negativamente i conti degli operatori che sfruttano il jolly dei sussidi. Il tasso di perdita di clienti (il cosiddetto “churn”), in concreto, è destinato ad aumentare e peserà sui conti dei carrier al pari delle alte commissioni da riconoscere ai negozianti al dettaglio. E sebbene il lancio dell’iPhone sia un indiscutibile successo, Strand Consult mette i classici puntini sulle “i” relativamente al volume di vendite dello smartphone di Apple: i 51 milioni di pezzi venduti dalla casa californiana dal 2007 a oggi sono una nicchia se rapportati alle quantità di cellulari (qualche miliardo) spediti sul mercato dagli altri vendor. Insomma l’iPhone è e rimarrà un prodotto di nicchia rivolto a un segmento limitato di consumatori e per gli operatori non sarà facile far quadrare al meglio il rapporto costi-ricavi. A meno che non si inventino servizi innovativi come ha fatto proprio At&T. Il partner esclusivo di Apple per l’Phone negli Usa sarà infatti il primo operatore americano ad offrire alle aziende, grazie a un accordo con la società specializzata in processi di pagamento wireless Apriva, un’applicazione di borsellino elettronico per smartphone utilizzabile direttamente via browser.
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Grazie Alex per la segnalazione