I fornitori Apple devono fornire una certificazione “conflict free”

In questo periodo in rete circolano spesso ipotetiche o meno mail di Steve Jobs, che non essendo molto impegnato risponde a tutte le domande poste dagli utenti; mettendo da parte i miei dubbi sulla veridicità della maggior parte di queste è sicuramente interessante il tema proposta al CEO Apple da parte di Derick Rhodes, un lettore di Wired, che si chiedeva se per costruire il nuovissimo iPhone 4 fossero stati utilizzati materiali provenienti da zone in cui sono in corso sanguinose guerre civili.

La risposta di Jobs è stata quanto meno in linea con la politica a cui ci ha abituato Apple: chiediamo ai nostri fornitori una dichiarazione scritta dove si attesta l’utilizzo esclusivo di materiali “conflict free”, Jobs continua dicendo che ovviamente non esiste un modo certo al 100% per effettuare queste verifiche almeno fin quando qualcuno non inventerà qualche procedimento “per tracciare chimicamente i minerali dalla sorgente mineraria”.

Il problema alla base della mail è il Coltan, materiale molto utilizzato per le sue proprietà nella costruzione di dispositivi elettronici a basso consumo energetico, costituito da Columbite e Tantalite i cui giacimenti sono quasi esclusivamente presenti in Congo sfruttati da militari e ribelli per arricchirsi a discapito della popolazione che si trova in uno stato di guerra civile.

Per completezza di informazione c’è da dire che Jobs non è l’unico “boy scout” del mondo della tecnologia e che tutte le principali compagnie produttrici di dispositivi elettronici (nell’immagine sotto le principali) si sono schierate da tempo nella stessa direzione.

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