Apple ha messo a segno un’importantissima vittoria in Germania, relativa ad una causa per violazione di brevetti. Tale vittoria potrebbe costare cara a Motorola tanto che, secondo alcuni esperti, l’acquisizione da parte di Google della stessa Motorola per 12,5 miliardi di dollari potrebbe rilevarsi un affare poco redditizio.
I giudici tedeschi hanno infatti stabilito in via preliminare che Motorola non può imporre il pagamento a prezzi svantaggiosi per lo sfruttamento dei suoi brevetti relativi agli standard della telefonia mobile. Tali brevetti, infatti, rientrano nella categoria dei FRAND e in quanto tali vanno ceduti senza opposizione e a condizioni eque. Secondo gli esperti questo significa che la causa potrebbe presto concludersi a favore di Apple, che metterebbe così a segno un successo enorme nei confronti di Motorola e di Google.
Rientrano nella categoria dei FRAND tutti quei brevetti considerati standard e, in quanto tali, devono essere garantiti anche alla concorrenza, a prezzi equi. In pratica, Motorola aveva chiesto ad Apple il 2,5% di tutti i proventi derivanti dalle vendite degli iPhone e questa, per i giudici, non è stata considerata una richiesta equa. Anzi, i giudici hanno ritenuto le pretese di Motorola onerose e poco rispettose del principio su cui si fondano i brevetti FRAND, e cioè quello di non ostacolare volutamente la concorrenza.
Secondo alcuni legali tedeschi, questa ormai certa vittoria di Apple metterebbe in dubbio la convenienza economica dell’acquisizione di Motorola da parte di Google, ancor prima che l’affare si concluda formalmente. Con questa acquisizione da 12,5 miliardi di dollari, infatti, Google sperava di accrescere il suo potere nei confronti della concorrenza, grazie ad un portafoglio di brevetti davvero ampio. Ma se i brevetti più importati come quelli sulle connessioni GSM e 3G verranno considerati tutti FRAND, allora l’affare potrebbe trasformarsi da vantaggioso a pessimo.
Tra l’altro, anche Microsoft ha deciso di seguire la strada di Apple e di fare ricorso alla Commissione Europea per richiamare all’attenzione il comportamento poco corretto di Motorola relativamente alla gestione dei suoi brevetti.