Apple brevetta una nuova tecnologia molto simile al “Project Glass” di Google

In passato vi avevamo più volte raccontato dell’interesse mostrato da Apple verso una tecnologia molto simile a quella presentata da Google con il proprio Project Glass. Nella giornata di oggi lo US Patent & Trademark Office ha pubblicato un nuovo interessante brevetto in cui si può notare uno schermo in alta definizione da montare ed utilizzare allo stesso modo dei Google Glasses.

Il Project Glass di Google è sicuramente un’interessante tecnologia ed effettivamente sarebbe un grosso passo in avanti per l’integrazione della suddetta nella nostra vita quotidiana, tuttavia pare che anche altre aziende abbiano investito e sviluppato progetti in tale direzione. Nella giornata di ieri lo US Patent & Trademark Office ha pubblicato un interessante brevetto registrato da Apple in cui si può osservare una tecnologia molto simile a quella di Google Glasses, a conferma dell’ipotesi si può leggere tra le righe del documento la dicitura “display portatile da indossare sulla testa”.

Sebbene l’idea di una simile situazione possa essere affascinante, le attuali tecnologie non permetterebbero di ottenere la stessa qualità dei dispositivi elettronici in commercio. Inizialmente si potrebbe pensare di adottare un retina display utilizzato su iPhone, iPad e MacBook, tuttavia sebbene disponga di un’alta densità di pixel, ad una così breve distanza il risultato sarebbe ugualmente inaccettabile. Con questo brevetto Apple cerca di risolvere tali problemi offrendo differenti soluzioni.

Le prime preoccupazioni riguardano i costi di produzione e il dispendio di energia del dispositivo, ecco quanto riportato nei documenti:

Questi fattori devono essere tenuti in maggiore considerazione nei dispositivi portatili in cui le batterie forniscono l’energia necessaria per il funzionamento, ma lo spazio ed il peso complessivo sono molto limitati. In particolar modo in un device di questo tipo i suddetti fattori sono talmente ridotti che pensare di aggiungere pixel fisici potrebbe non essere così semplice. La soluzione sarebbe quindi di adottare un numero di pixel fisici minore che porterebbe ad un costo complessivo inferiore, un peso più contenuto, ma naturalmente una risoluzione più scadente.

La soluzione al problema potrebbe essere un meccanismo che permette di spostare i vari pixel fisici in più posizioni utilizzandone in minor numero pur mantenendo la stessa densità. Nello specifico leggiamo:

Per ottenere un risultato soddisfacente è necessario implementare un attuatore per spostare pixel fisici in varie posizioni all’interno di un determinato intervallo di tempo; in questo modo un singolo pixel fisico può visualizzare più pixel sparsi per una determinata area. Seguendo tale idea, la densità sarà moltiplicata in relazione al numero di posizioni in cui i pixel fisici possono essere visualizzati.

Risolto il problema, ora è necessario supportare il tutto con metodi per la memorizzazione e visualizzazione dei dati d’immagine, per l’alimentazione dei suddetti, ma soprattutto con lenti e specchi per realizzare un output ottimale. La soluzione presentata è sicuramente molto valida per vari motivi, in primis per il costo di produzione, infatti attuatori e circuiti avranno un costo molto inferiore in quanto saranno utilizzati un minor numero di pixel fisici (ricordiamo che avremmo un rapporto di 1:4 con i normali pixel) a differenza di altri display in cui il rapporto è 1:1.

Secondo AppleInsider difficilmente il progetto verrà messo in atto in tempi brevi, tuttavia è un altro segnale che Apple vuole essere sempre al primo posto anche nel settore di ricerca e sviluppo.

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