Tim Cook: “Porteremo i nuovi prodotti in Italia già dal primo giorno, e sull’Apple Store di Milano…”

A margine dello storico intervento alla Bocconi, Tim Cook si è intrattenuto con alcuni giornalisti e ha rilasciato un paio di dichiarazioni molto interessanti.

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La prima dichiarazione riguarda il Day One dei prodotti Apple. Di solito gli iPhone vengono lanciati prima in altri paesi, e poi in Italia, ma Tim Cook si è lasciato sfuggire una promessa: “Lo faremo, lo faremo… lo vedrai!“. Da queste poche ma importanti parole si aprono le porte verso un cambio di rotta in Apple, che magari già con l’iPhone 7 permetterà a noi italiani di acquistare il dispositivo dal Day One senza dover viaggiare all’estero.

La seconda dichiarazione riguarda il prossimo Apple Store di Milano. Tim Cook ha detto che tornerà presto in Italia per andare a visitare la location in centro e che lo store sarà qualcosa di grande, che piacerà a tutta la comunità.

In un’intervista al Corriere della Sera, Tim Cook ha confermato la prossima apertura di un Apple Store in centro a Milano, che darà posti di lavoro a tantissime persone e avrà un “design straordinario“. Tra le altre cose, Cook ha parlato anche di privacy:

In Apple progettiamo i nostri prodotti in modo da mantenere la privacy delle persone. Ci sono cose relative a te che sono criptate all’interno del dispositivo e non permettiamo che questi dati vadano nel cloud. Non lo facciamo perché ci sembra sia qualcosa che non abbiamo il diritto di sapere. Noi non leggiamo le vostre email né i vostri messaggi. Si possono fare grandi prodotti e insieme avere una adeguata protezione dei dati personali. Cloud non significa «fine della privacy». Significa solo prestare più attenzione a come i prodotti sono concepiti per garantirla. Quando si parla di Privacy, non tutte le aziende sono molto sensibili se si parla di riservatezza dei dati personali. Ma io sono convinto che lo diventerebbero praticamente tutti se solo conoscessero la profondità con cui pezzi della loro vita sono presenti nei vari archivi online. Ci sono così tante informazioni… Ma in molti casi la cosa importante è che cosa queste informazioni suggeriscono. Non necessariamente quello che di dicono prese individualmente. Ad esempio se io sapessi che cosa tu fai in diversi momenti della giornata. Se sapessi cosa compri. Quanto denaro spendi. Dove vai a mangiare. Con chi parli. Cosa scrivi nei tuoi messaggi.

Se diamo libero accesso a tutti questi dati, compresi magari quelli sulla salute, potrebbe accadere qualcosa di disastroso. E allora faremo una pausa e diremo: «Perché abbiamo permesso tutto questo? Come è potuto accadere?». Io sono ottimista per natura e spero non si avveri, ma è per questo che insisto sulla privacy. Non è qualcosa di separato dal rispetto e dalla dignità umana. È un modo molto diverso di vedere rispetto ad altre aziende.

Per quanto riguarda il nuovo iPad Pro, Tim Cook ha detto che per molti potrebbe sostituire un iPad o addirittura un PC, e anche lui ora sta usando solo un iPhone e un iPad Pro (“Anche sei MacBook è sempre fondamentale in ufficio“).

La giornata milanese di Tim Cook si è conclusa con un pranzo informale insieme al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, grande fan Apple. Nulla è trapelato sugli argomenti trattati…

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