Ormai le dispute legate alla violazione di brevetti sono all’ordine del giorno, ed oggi a farne le spese è proprio Apple. In base a quanto riportato da Bloomberg, sembra che Cequint Inc., società con base a Seattle, abbia intentato causa all’azienda californiana accusandola di aver violato due brevetti legati ad una tecnologia per il caller ID, ovvero quella tecnologia che permette di riconoscere e di visualizzare l’identità del chiamante.
La compagnia avrebbe inoltre richiesto al tribunale di Wilmington, nel Delware, dov’è stata effettuata la denuncia, di dare istruzioni così da impedire che Apple continui ad utilizzare la tecnologia interessata. Purtroppo non sono ancora disponibili informazioni approfondite sulla questione, ma è importante notare come Cequint Inc. sia collegata con alcuni dei più importanti operatori telefonici del paese, come anche rivenditori di terminali Android, RIM e Windows Phone. In questo senso è probabile che alcuni utenti Android conoscano la suddetta azienda, in quanto è proprio lei a supportare l’applicazione preinstallata City ID. Oltre ad essere utilizzata dal servizio Name ID di AT&T, la sua tecnologia sembrerebbe essere integrata in oltre trenta terminali provenienti da diverse piattaforme, tra cui BlackBerry, Windows Mobile ed Android. Tra le aziende partner in affari con Cequint, inoltre, troviamo AT&T, Alltel, U.S. Cellular, Qualcomm, Casio, LG, Huawei, RIM, Sony, Casio, HTC, Motorola, Nokia, Google, and Samsung; dati che rendono l’improvviso interessamento nella disputa contro Apple ancora più interessante.
Entrambi i brevetti presentati dall’azienda al tribunale riguardano una tecnologia per la visualizzazione di dati identificativi per i telefoni cellulari: mentre una riguarda la strumentazione per mostrare la localizzazione del chiamante, l’altra si riferisce ad un sistema di processing e decodifica per una determinazione avanzata addetta alla visualizzazione di informazioni geografiche rivolte al soggetto chiamato.
In assenza di altri dettagli, vi aggiorneremo non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, su quella che sarà l’ennesima causa che interesserà l’azienda californiana.