Flying Hamster è uno di quei giochi che sembrano fatti dal creatore di Hello Kitty dopo una massiccia assunzione di sostanze alteranti. Ha lo stesso stile forzatamente carino e tenero, ma in più sono presenti in dose massiccia: gatti ubriachi, pinguini gangster egiziani, giapponesi grasse e topi vestiti come Fonzie.
Non capite? Dilettanti. In Flying Hamster non c’è proprio niente da capire. Di che si tratta? Di uno shoot’em up a scorrimento laterale che ha come protagonista un criceto che riesce a volare grazie a due foglie legate sulla schiena, e sputa addosso ai propri nemici le cose più impensate. E’ facile intuire che con queste premesse la storia non sia esattamente la ragione principale per cui si gioca a Flying Hamster, ma ve la racconto lo stesso. In pratica questo criceto con il complesso del super eroe, che a quanto si apprende da iTunes, si chiama Newton, non è solo stupido in maniera insensata, è anche perseguitato da una sfiga di quelle da manuale. La sua tipina (e se ve lo state chiedendo… si la sua tipa è una criceta uguale a lui, ma rosa confetto: incredibile vero?) viene costantemente rapita da una serie allucinata di personaggi. Forse è perchè trovano insieme su una spiaggia una specie di ghianda dorata? Non so, e capire il senso dell’introduzione non è precisamente facilissimo.
Fatto stà che Newton parte al contrattacco, armato della sua erhm, foglia volante legata alla cintura e di tanta saliva. Roba da farci un romanzo.
Il gioco in sè, nonostante le premesse allucinate, è davvero ben realizzato. La grafica è carina, i controlli funzionano bene e il criceto vola che è una meraviglia, comandato dal trascinamento del pollice sinistro sullo schermo. Per sparare ci sono due pulsanti: lo sparo normale, di defaul in automatico, e quello potenziato, che occorre tener premuto per una manciata di secondi. Va menzionato che i controlli possono essere configurati in maniera interessante ma occhio al menù delle opzioni, che è tradotto male ed è anche, paradossalmente, l’unica cosa un po’ buggata del gioco. Dopo qualche tentativo sono comunque riuscita a “spegnere” l’autofire e ho anche provato lo schema di comandi alternativo, con il controllo tramite tilt dell’apparecchio: interessante, ma per me un po’ scomodo.
Sorpassata la difficoltà del menù opzioni, il gioco va che è una bellezza. I controlli sono precisi e non vi lasceranno mai ad imprecare dietro a qualche proiettile volante che vi colpisce per sbaglio. I proiettili volanti vi colpiranno eccome, perchè Flying Hamster è un gioco carino nella grafica, è vero, ma non banale. I livelli sono divisi in segmenti e se è vero che il primo mondo è molto semplice, in quelli successivi le difficoltà no mancheranno. Oltretutto, come in ogni shooter serio, i 6 livelli vanno tutti giocati uno dietro l’altro: le vite sono tre, e anche se sono disponibili ben 6 credits, arrivare fino in fondo non è semplicissimo. Per fortuna arriva in aiuto del giocatore una sezione Training (in italiano: “Formazione”) dove è possibile rigiocare ogni singola sezione dei livelli conclusi, per esercitarsi, o semplicemente per partite più brevi. Però per sbloccarne di nuovi, il sistema è sempre solo uno: bisogna rimboccarsi le maniche.
Flying Hamster è un gioco semplice, ma estremamente ben fatto e che regala continue sorprese. E’ il parto di una mente malata, e mentre ci giocate vi lascerà a bocca a parta per la totale insensatezza di quello che vedete. Qualche esempio? Balene schiavizzate dai pinguini, che costruiscono piramidi egizie. Aquile avvinazzate che cadono in volo. Gatti che vomitano dietro ai muretti. Mucche che sparano latte dalle mammelle. Insomma, è uno shoot’em up davvero diverso dal solito. Perfetto per far giocare la sorellina invaghita di Hello Kitty… ma già che ci siete, fateci una partita anche voi.
L’unica cosa che lascia perplessi è il prezzo: 2, 39 € non sono pochi. Vi consiglio di provare la versione gratuita, per capire se fa per voi… o di comprarlo oggi, in offerta a 0,79 €!