Steve Jobs stava preparando Apple per il suo addio già nel 2004

Trapelano nuove storie dall’atteso libro “Becoming Steve Jobs”, che promette di essere uno dei documenti più interessanti e veritieri sulla vita di Steve Jobs. Uno di questi aneddoti ci riporta indietro nel tempo, fino al 2004…

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Quando Steve Jobs aveva solo 49 anni, aveva già iniziato a preparare un piano di successione nel caso di una sua scomparsa prematura. Solo nel 2003, Jobs aveva saputo di avere un tumore al pancreas, quindi nei mesi successivi iniziò già a studiare il futuro di Apple senza la sua presenza.

Quella prima diagnosi, infatti, parlava di una prospettiva di vita che non avrebbe superato i tre-sei mesi. Fortunatamente, Jobs riuscì a vivere ancora per diversi anni, tanto da progettare e lanciare prodotti come gli iPhone e gli iPad.

Nel libro viene raccontato anche il giorno in cui Steve Jobs scelse Tim Cook come suo successore. La storia è stata raccontata direttamente da Tim Cook:

L’11 agosto 2011, di domenica, Steve Jobs chiama Tim Cook chiedendogli di raggiungerlo a casa. “Voglio parlarti di una cosa” mi disse, io gli chiesi dove e quando, e lui mi rispose “Ora, qui a casa mia“. Così corsi subito a casa sua. Lì mi disse che aveva deciso che sarei stato io il nuovo CEO di Apple. Io gli dissi che era ancora prematuro, che lui avrebbe vissuto ancora per tanto tempo, ma poi la conversazione si è spostata sul cosa significava per me essere CEO mentre lui era presidente dell’azienda. Fu una conversazione interessante. Lui mi disse “Prendi tutte le decisioni che vuoi”, al che, prima di uscire, gli chiesi qualcosa per farlo sorridere e spronarlo “Aspetta, lascia che ti faccia una domanda. Questo vuol dire che se vedo uno spot su un nostro prodotto e mi piace, posso andare avanti senza il tuo benestare?“, Lui rise “Be’, almeno spero che me lo chiediate…“. Prima di andare via feci altre due o tre volte la stessa domanda “Sei sicuro di questa decisione?“. Lui rispose di sì. In quei giorni lo andavo a trovare ogni fine settimana, e ogni volta lo trovavo meglio. Sembrava potesse ritornare in forma. Purtroppo, le cose non sono andate in questo modo.

La forza di questo libro è che sembra avere il consenso esplicito di Apple, visto che tanti dirigenti hanno dato il loro contributo per descrivere la vera storia e la vera personalità di Steve Jobs.

Lo stesso Tim Cook ha definito la biografia scritta da Isaacson come un “disservizio”, dato che ci sono molte incongruenze e storie non vere.

Ecco altri aneddoti raccontanti in questo libro dall’attuale CEO di Apple:

Lo Steve che ho conosciuto nei primi mesi del ’98 era sfacciato e fiducioso, appassionato di tutte le cose che faceva. Ma in lui si nascondeva anche un lato dolce e morbido, che si fece sempre più forte nei successivi 13 anni. Ci sono stati diversi dipendenti e loro coniugi che hanno avuto problemi di salute, e lui si faceva in quattro per trovare l’assistenza medica migliore. Lo faceva sempre: “Chiamami e torna da me se hai bisogno del mio aiuto”.

Tim Cook racconta poi l’aneddoto curioso di quando Jobs chiamò sua madre con la scusa di trovare Cook per questioni di lavoro. In realtà, Jobs voleva parlare solo con i genitori,  per convincerli di dire a Cook di avere una vita sociale più attiva…

Eddy Cue ha invece raccontato che anche negli ultimi anni di vita, Jobs ha lavorato tantissimo, e non voleva essere trattato come un “malato terminale”, ma come una persona normale. Nel corso degli anni, Jobs ha poi dato sempre maggiore importanza al marketing, alla progettazione e al lancio di un prodotto.

I dirigenti confermano poi che la Apple University è servita molto per insegnare ai futuri responsabili dell’azienda quello che era il pensiero di Steve Jobs.

La scelta di Tim Cook come suo successore è dovuta principalmente al fatto che l’attuale CEO di Apple aveva lo stesso pensiero sull’azienda: un posto speciale, quasi magico, dove potersi esprimere al meglio e dove il DNA è sempre lo stesso. Quello di ricercare la perfezione e di offrire agli utenti prodotti che possono cambiare il mondo e migliorare la loro vita.

Il libro “Becoming Steve Jobs” arriverà negli USA il 24 marzo.

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