Apple ha accettato di pagare 53 milioni di dollari in una class action sulle pratiche in merito alla garanzia di iPhone.
Solitamente quando si porta un iPhone presso un Apple Store per eventuali problemi di funzionamento la prima cosa cosa controllata dall’addetto al Genius Bar sono gli indicatori di contatto con i liquidi per verificare qualora il dispositivo sia stato eventualmente esposto al contatto con l’acqua. Questi sensori reagiscono all’umidità e si trovano sia all’interno del jack per le cuffie che al connettore dock dell’iPhone. Qualora o meno dobbiate pagare per la riparazione del device, se in garanzia, dipenderà dallo stato di questi sensori.
Tuttavia la compagnia di Cupertino è stata bersaglio di una class action in California proprio a causa di questa sua pratica, che le consentiva di non rispettare la garanzia sull’hardware dei suoi dispositivi. Pare ora che Apple abbia accettato di pagare addirittura 53 milioni di dollari, 16 milioni dei quali andranno ai legali dei querelanti. L’accordo raggiunto dalla compagnia nella class action interessa iPhone 3G, iPhone 3GS e iPod touch di prima e seconda generazione.
Le politiche sulla garanzia di Apple sono diventate con il passare degli anni un vero e proprio bersaglio non solo per i media ma anche per gli organismi di antitrust, soprattutto in Europa. Anche in Italia infatti la compagnia di Cupertino è stata sanzionata per le informazioni poco dettagliate fornite agli utenti sui loro diritti in merito alla garanzia dei dispositivi iOS.
Fonte: 9to5Mac