Ladro Lupin: il fascino del denaro? La recensione di iPhoneItalia

Sulla categoria dei giochi freemium ci sarebbero da scrivere libri. Personalmente li vivo sempre con sospetto: si tratta di qualcosa che si annuncia gratuito… ma che in realtà non lo è, perchè la gabola c’è sempre. “Non vuoi sbloccare lo zombie zuzzurellone? La casa del puffo cicciotto? La pizza speciale del ristorante vegetariano per ninja? Vuoi?! Bene, allora ti ridirigo subito a fare un comodo acquisto di solo 1,59 euro!”. Personalmente amo le situazioni chiare: vuoi il mio denaro? Benissimo, chiedimelo apertamente! La deformazione arriva al top con quei giochi che presentano le stesse caratteristiche dei freemium e pubblicizzano un sacco di contenuti extra da acquistare… a pagamento! In pratica dopo averli acquistati vi troverete tra le mani giochini densi di avvisi pubblicitari quanto un quotidiano freepress, e vi chiederete: quindi pago anche per la pubblicità?! Ladro Lupin per esempio mi ha intrigata per il concept e non solo… ma mi ha anche parecchio seccata con la sua venalità, ostentata oltre ogni buon senso.

In Lupin si controlla l’omonimo ladro che partecipa ad una sorta di torneo tra ladri per trovare il più abile al mondo. Per decidere il vincitore si devono svaligiare degli edifici, pieni di gemme ben custodite da trappole mortali. Queste gemme entrano a far parte del nostro tesoro e sono la principale valuta del gioco: si possono usare per sbloccare nuovi livelli, nuovi edifici, nuovi costumi per Lupin etc. Ovviamente, si possono anche comprare con denaro vero, ma personalmente mi pare che si possa procedere nel gioco senza arrivare a tanto: certo ci vuole un po’ di pazienza in più e un po’ di backtracking.

Sostanzialmente il gameplay di Lupin ha qualcosa di simile a League of Evil, appena recensito. Si tratta di una specie di platform, strutturato con microlivelli, ognuno dei quali rappresenta un piano dell’edificio che si sta svaligiando. In ogni piano c’è una gemma da conquistare e ci sono altresì degli ostacoli da saltare ed evitare… ma la cosa realmente originale di Lupin è che ad ogni piano il personaggio si controlla in maniera diversa. Mi spiego meglio. In un piano lo schema è quello classico del runner: Lupin corre, e toccando lo schermo lo si fa saltare. Ma magari nel piano dopo non è più così: qui Lupin si sposta solo tamburellando velocemente sul touch screen. In quello ancora successivo Lupin si muove in avanti in automatico, ma se si tocca lo schermo torna indietro e se si rilascia, salta. Possono esserci due o tre piani simili, e poi un brusco cambiamento: in questo caso compare una sintetica riga di spiegazione su come controllare il personaggio. Ovviamente non è possibile capire subito cosa succede in un piano, e a volte si muore un paio di volte prima di “reimparare a camminare”: non succede nulla, e ogni livello può essere provato e riprovato finchè si vuole, senza perdere niente. Di tanto in tanto c’è un “boss” di fine livello, che va battuto con una strategia ogni volta diversa.

La mancanza di spiegazioni e il variare continuo dei controlli possono essere inizialmente spiazzanti, ma è il prezzo da pagare per la snellezza del gioco, che non offre pause e non si blocca mai. Arrivato a fine piano Lupin esce da una porta, e rientra subito dalla porta del piano successivo e si ricomincia. Addirittura è possibile saltare uno specifico livello e passare a quello successivo, se proprio si rimane bloccati. Paradossalmente ho trovato questo sistema rilassante, perchè elimina ogni tipo di attesa e la frustrazione ad esse associata. Insomma, Lupin sacrifica tutto alla velocità, con partite microscopiche da due o tre secondi: alla fine del livello si ottiene un numero di stellette proporzionale alla velocità con cui lo si è portato a termine, e Lupin sta già correndo al piano successivo. Inoltre i controlli funzionano discretamente, e non risultano mai frustranti, salvo qualche occasionale episodio, ma è facile perdonare il gioco: quando si muore non succede niente, e si ricomincia dallo stesso piano.

Il gioco è decisamente ampio e garantisce una longevità più che discreta. Oltre a quattro edifici già disponibili, ciascuno dei quali con un centinaio di livelli, il gioco ne ha altri due “in costruzione”, oltre alla “Torre di babele”: una struttura a parte che emerge dal mare ogni mezzora di tempo reale e dove si trovano grossi tesori, ma si ha una ridotta possibilità di passare ogni livello. Quando si finisce una costruzione vale comunque la pena giocarla di nuovo: si possono selezionare i livelli uno a uno, per cercare di ottenere le gemme saltata o per migliorare il proprio punteggio in stellette. E sono inoltre disponibili delle “missioni” a parte, per ottenere un certo numero di gemme, che prevedono la soluzione di una serie di livelli con un numero fisso di tentativi a disposizione. Insomma, non è un gioco da finire in fretta.

La grafica è molto graziosa: Lupin, con la sua cappa svolazzante e i suoi completini intercambiabili muniti di nuove abilità (per il momento ce ne sono solo due, ma le espansioni non mancheranno!) è davvero carino, i mondi sono ben fatti e abbastanza vari, i menù sono chiari e ben realizzati. I suoi movimenti sono abbastanza fluidi, salvo occasionali rallentamenti  che maledirete doppiamente quando vi faranno perdere il livello quasi concluso.

Il primo lato negativo del gioco è la traduzione. Davvero, non capisco perchè gli sviluppatori insistano a fare le cose in maniera tanto abominevole: è molto più difficile capire un italiano tanto sgrammaticato che un sano inglese corretto. Considerato che si tratta veramente di poche parole, è incredibile come possano essere tanto deformate tra di loro. Ma la cosa veramente più seccante sono i banner e le continue pubblicità:  per l’acquisto delle gemme, per scaricare altre app e ottenere delle gemme (lasciate perdere, non funziona!), per annunci pubblicitari di vario tipo… E questo anche mentre si gioca! Dopo aver sborsato 0,79 euro, lo trovo veramente fastidioso. Insomma questo gioco sarebbe stato perfetto se fosse stato gratuito…

Peccato perchè a parte questo Ladro Lupin è davvero un gioco da provare: è carino, è ben fatto, è divertente. Rischiate solo di farvi risucchiare dal vortice e da smettere di giocare a tutto il resto per finirlo, ma non abbiate paura: finirlo non è semplice. Spenderci soldi veri non è necessario, ma ci vogliono un po’ di pazienza e un discreto numero di tentativi: che però si fanno sempre volentieri.

Ladro Lupin è disponibile su App Store a 0,79 €

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