Emulare iOS o Android? Secondo Virtual è possibile

Una nuova società denominata “Virtual” sostiene di poter emulare qualsiasi dispositivo Android o iOS quasi perfettamente e con prestazioni quasi “native”.  Tutto questo potrebbe portare a cambiare il modo di testare le app per gli sviluppatori in fase di test.

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Chris Wade ha sempre sostenuto l’hacking dell’iPhone e ha contribuito ad alcuni dei primi exploit per il jailbreak. Da allora, si è dilettato in una varietà di progetti di hacking hardware e software. Già nel 2011, aveva provato a lanciare un emulatore di iOS ma senza successo in quanto non si è sentito sicuro del finanziamento ottenuto per paura di controversie.

Ora invece arriva “Virtual”, un nuovo progetto capace di emulare sia iOS, sia Android. “L’idea era quella di allontanarsi dall’emulazione e di andare alla ricerca della virtualizzazione completa” – dice Wade. Virtual consente a un utente di acquistare una licenza per virtualizzare iOS o Android con le prestazioni hardware più vicino possibile alla realtà. Wade sostiene che Virtual sia riuscita a virtualizzare il core ARM. Inoltre Virtual sta attualmente lavorando con HP per valutare i server Moonshot ARM, che saranno disponibili più avanti nel 2014.

Il vantaggio della virtualizzazione sulla simulazione è veramente schiacciante. Ci sono i guadagni di prestazioni. Wade dice che la virtualizzazione e l’emulazione offrono una rappresentazione molto più accurata del dispositivo fisico, il che significa che offrono uno sviluppo più accurato e una migliore esperienza di test.

Apple ricordiamo, fornisce un simulatore (non un emulatore) che consente agli sviluppatori di ottenere un feedback in tempo reale su come le loro applicazioni vengono eseguite ma la simulazione è comunque limitata. Il vantaggio di Virtual sarebbe la possibilità di girare su decine o centinaia di dispositivi in modo da eseguire test su dei dispositivi che “funzionano e si sentono quasi esattamente come l’hardware che stanno fingendo di essere”.

Virtual consentirà inoltre agli sviluppatori di utilizzare qualsiasi versione di iOS sia necessaria per lavorare sulle app o sui bug, cosa parecchio interessante se pensiamo all’impossibilità attuale di effettuare dei downgrade su iOS.

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