Blonde vs Brunette Racing: guidiamo tutti insieme – la recensione di iPhoneItalia

Blonde vs Brunette Racing è l’ultima invenzione dei ragazzi del team Tuokio per convincerci a non essere egoisti, e a condividere il nostro dispositivo preferito con qualche amico o parente meno fortunato, che non ne è (ancora) in possesso. A questo titolo infatti possono giocare insieme due giocatori sullo stesso dispositivo: una caratteristica comune di tutti i giochi Tuokio, che li rende quasi dei moderni board-games. Ma Blonde vs Brunette Racing è altrettanto divertente, o risulta un po’ come un ristagnante Gioco dell’Oca?

Il titolo del gioco è la migliore presentazione possibile: si tratta di un gioco di guida, che ha per protagonisti gli opposti schieramenti di Biondine e Morette, che potranno essere controllati da due giocatori: voi e il vostro amico. Le risse cominciano quasi subito, perché di solito tutti vogliono la bionda. E se vi sembra che manchi qualcosa, tranquilli, non c’è nessuna discriminazione: le Rosse ci sono, e sono gestite dall’intelligenza artificiale.
Il gioco comprende (al momento) due modalità di gioco: le Sfide della Rossa (gioco in singolo contro intelligenza artificiale, rossa) e il 2P Versus, in cui si scontrano due giocatori sullo stesso apparecchio.
In entrambi i casi, il passaggio successivo è quello di scegliere il percorso su cui ci si vuole cimentare, tra i 5 disponibili. Il livello di difficoltà, ovviamente, cresce man mano, ma i percorsi sono tutti utilizzabili da subito e non devono essere sbloccati in nessun ordine progressivo.

Una volta scelto il percorso, si dovrà scegliere quale “versione” del proprio personaggio si vuole controllare: la pupetta standard, la Test Dummy, è senza dubbio la più bilanciata. Ma ce ne sono diverse: la Cowgirl è più “pesante” (e quindi più facile da controllare, almeno in teoria); la Racer è più veloce (ma attenti a rimanere in strada); e la Plumber infine dispone di un sistema di controllo alternativo in pieno stile N64, di una divisa da Super Mario e di una macchina in stile pixel art. Dopo questa drammatica scelta, inizia la partita e qui viene il bello: il controllo sulla propria vettura è infatti il tema centrale del gioco, la croce e la delizia di Blonde vs. Brunette Racing.
Le macchine di Blonde vs. Brunette Racing si controllano esattamente come quelle vere, attraverso una combinazione di sterzo e pedali che vengono chiaramente rappresentati sullo schermo. Il sistema è quasi geniale: apparentemente semplicissimo, perché subito auto-esplicativo per chiunque abbia conquistato una patente (fosse pure quella per gli autoscontri), in realtà è parecchio più difficile del previsto. I controlli necessitano di due mani in contemporanea, e siccome le macchinino in questione siano dotate di cambio automatico e quindi sprovviste del pedale della frizione (tutto sommato sono guidate da delle donne, che cosa vi aspettavate?), il piede del fremo serve anche ad azionare la retromarcia. Praticamente: se frenate troppo, comincerete ad andare all’indietro, e se vi sembra un problema da niente, forse è meglio se correte a restituire la patente dove l’avete presa.
Inoltre il volante, sulla destra, è tremendamente scivoloso: scappa dalle dita di continuo e anche questo non è esattamente un elemento piacevole, in un gioco di guida.
I controlli sono, in una parola, drammaticamente imprecisi. E la cosa, conoscendo gli sviluppatori, è interamente voluta. Però è innegabili che porti a un sacco di complicazioni, non esattamente gradevoli: nel gioco in singolo inizialmente sembra del tutto impossibile vincere contro il computer, e ci vuole una  buona serie di tentativi per avere la meglio contro la Rossa (l’intelligenza artificiale). Nel gioco in doppio i controlli sono una costante fonte di comicità e di divertimento, è vero… ma anche di frustrazione e di imprecazioni.

Una ricercata imprecisione dei controlli ha fatto la fortuna di un altro titolo Tuokio: King of Opera, senza dubbio il migliore dei giochi di questo team. Ma se in quel caso la semplicità era tale da garantire solo grosse risate, nel caso di Blonde vs. Brunette Racing ci sono momenti dove i controlli diventano esasperanti e si è sul punto di scagliare il proprio dispositivo di gioco molto, molto lontano e con molta, troppa foga.
Intendiamoci: i momenti di gioco davvero esilaranti, soprattutto in compagnia di giocatori reali, non mancano: ma sul lungo termini, l’impossibilità di ottenere traiettorie precise diventa frustrante ed è un vero peccato, perché Blonde vs. Brunette Racing è assolutamente incantevole, da ogni altro punto di vista.

La grafica del gioco, fumettosa e colorata, è decisamente accattivante, con le pupette meravigliosamente rappresentate in tutte le loro varianti: piccantine, forosette, ammiccanti nello sguardo, sono delle piccole moderne pin-up in stile manga di cui ci si innamora subito. I percorsi di gioco non sono molto vari, né nel numero, né nella struttura, ma sopperiscono con la loro intelligenza: imparare ad usarli bene non è mai facile come sembra, grazie alla presenza di strade secondarie, zone arancioni che garantiscono accelerazione e stelle rosa che offrono power-up di diverso tipo.

Il gioco è universale e se questo non vi bastasse, è anche del tutto gratuito, ma con 0,79 € supplementari potrete acquistare un ulteriore stile di gioco, quello “lunare” con un sistema di controllo leggermente differente e una pipetta vestita da astronauta: un’aggiunta simpatica ma non indispensabile.
In conclusione non c’è alcuna ragione per non correre a scaricare Blonde vs. Brunette Racing: se il suo sistema di controllo non è esattamente perfetto, il gioco offre un modo divertente e gratuito per fare qualcosa con i proprio amici, in compagnia di belle ragazze disegnate. Peccato solo che per colpa dei controlli non vorrete farlo a lungo.

Blonde vs. Brunette Racing è un’applicazione universale, disponibile su App Store gratuitamente.

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