Molti dipendenti Apple nella Silicon Valley e in altre parti del mondo stanno lavorando in casa ormai da inizio marzo e un nuovo report di The Information spiega come una delle aziende al mondo più attente alla segretezza gestisce i propri affari in smart working.

Come confermato da diversi dipendenti ed ex dipendenti, Apple dà molta importanza alle riunioni e alle comunicazioni faccia a faccia. Anche in questo periodo, l’azienda incoraggia i dipendenti a utilizzare strumenti come FaceTime e iCloud Drive per mantenersi in contatto con i colleghi e per condividere file, visto che questi servizi sono considerati molto sicuri. L’azienda consente comunque di utilizzare anche Slack, WebEx e Box, visto che diversi dipendenti trovano complesso lavorare con le app Apple che sono più focalizzate sul consumatore piuttosto che su un uso aziendale.
Una delle difficoltà più grandi è quella di lavorare sull’hardware dei futuri prodotti, perché è necessario toccare con mano i vari prototipi. Inoltre, gli ingegneri Apple viaggiavano spesso in Cina per finalizzare la produzione di componenti e dispositivi prima dell’approvazione finale, ma tutto questo ora è impossibile. Per ovviare a tale problema, dalla Cina arrivano foto dettagliate inviate tramite strumenti crittografati. Inoltre, Apple controlla da vicino le persone che hanno accesso a tali componenti nelle fabbriche cinesi, tramite telecamere di sicurezza con memoria rimovibile sigillata e senza funzionalità wireless.
Date le differenze di fuso orario con la Cina, sono spesso necessarie molte ore di scambio e-mail prima che il team Apple riceva le foto di cui hanno bisogno, il che ha spinto alcuni dipendenti della Bay Area a lavorare in veri e propri turni di notte, così da rispondere immediatamente alle e-mail inviate dalle fabbriche cinesi.
Per quanto riguarda la prototipazione, molti dipendenti non possono accedere ai laboratori sicuri dell’Apple Park, per questo gran parte delle lavorazioni sono state sospese. I dipendenti non possono più utilizzare le stampanti 3D di Apple e non possono eseguire drop test sui loro progetti. Un dipendente ha affermato che la prototipazione si è fermata quasi del tutto, anche perché Apple non aveva mai pensato ad un protocollo di sicurezza che consentisse ai dipendenti di portare a casa componenti di futuri prodotti. In via eccezionale, e solo per i dispositivi che dovranno essere lanciati nei prossimi mesi, Apple ha consentito ad alcuni dipendenti di portare a casa diversi componenti.
Altri dipendenti hanno accesso a documenti riservati grazie ad apposite VPN aziendali o accedendo ai computer desktop dell’Apple Park da remoto. In ogni caso, Apple invia aggiornamenti costanti per informare i lavoratori su come migliorare il lavoro da casa e paga tutte le spese per le forniture di cancelleria e da ufficio che servono ai dipendenti.
Nonostante le difficoltà che i dipendenti Apple devono superare per lavorare in remoto, diversi fornitori hanno confermato che non ci saranno particolari rallentamenti e che tutti i prodotti previsti per il 2020 usciranno nelle date previste.