A differenza di quanto successo negli USA e in altre parti del mondo, i giudici in Brasile si sono pronunciati a favore di Apple per quanto riguarda l’implementazione della funzionalità di risparmio energetico che andava a ridurre le prestazioni degli iPhone.

A febbraio, il governo francese ha multato Apple per un totale di 27 milioni di dollari proprio per quella funzione di iOS che andava a ridurre le prestazioni del processore quando la batteria stava per esaurirsi. Pochi giorni fa, inoltre, Apple ha accettato di pagare 500 milioni di dollari per risolvere una class action simile negli Stati Uniti.
In Brasile, invece, la situazione è diversa, visto che i giudici hanno stabilito che Apple non si è comportata in modo illegale. Una causa intentata contro Apple chiedeva un totale di 212 milioni di dollari come risarcimento per il comportamento di Apple sulla gestione delle prestazioni degli iPhone, ma l’accusa è stata respinta senza nemmeno considerare le prove.
I giudici brasiliani hanno dichiarato esplicitamente che non vi era alcuna ovvia obsolescenza pianificata da parte di Apple, aggiungendo che l’azienda aveva implementato la funzione di limitazione delle prestazioni solo per mitigare arresti casuali e preservare l’usabilità degli iPhone. In pratica, Apple non ha violato alcuna norma locale sulla protezione dei consumatori.
L’associazione che ha intentato causa farà appello, ma secondo gli esperti ci sono pochi margini per una vittoria.