Fornitore Apple accusato di aver obbligato 200 dipendenti a “dimissioni volontarie”

Le autorità di Taiwan hanno avviato un indagine contro un importante fornitore di Apple, accusato di aver spinto 200 lavoratori a firmare “dimissioni volontarie”. Intanto, altri importanti aziende che lavorano con Apple hanno ribassato le loro stime a causa delle vendite al ribasso degli iPhone.

I lavoratori affermano che le operazioni nello stabilimento di Taoyuan sono state interrotte per oltre due settimane a causa della minore richiesta di componenti da parte di Apple. Per questo motivo, la Career Technology avrebbe obbligato 200 dipendenti a firmare delle dimissionivolontarie“, onde evitare il pagamento di risarcimenti

La Career si è difesa affermando che c’è stato un malinteso e che ai lavoratori è stato chiesto di firmare un modulo con tre opzioni: dimissioni, pensionamento o licenziamento. I dirigenti hanno anche ammesso che dei tagli sono previsti proprio perché sono arrivati meno ordinativi da parte di importanti clienti.

La Career produce circuiti stampati flessibili per le antenne degli iPhone. Le indagini dovrebbero concludersi entro poche settimane.

Intanto, anche altri due importanti fornitori Apple come Lumentum e AMS hanno confermato entrate al ribasso e un indebolimento delle vendite globali, dovute soprattutto al rallentamento del mercato smartphone in Cina.

Entrambi i fornitori realizzano componenti per il sistema Face ID di Apple.

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