I dati su Apple Watch utilizzati come prova in un processo per omicidio

I dati Attività recuperati da un Apple Watch saranno utilizzati come prove chiave per l’accusa in un processo per omicidio in Australia.

Come riportato da AppleInsider, la vittima Myrna Nilsson è stata probabilmente uccisa dalla nuora Caroline nella loro casa ad Adelaide nel settembre del 2016. Appena interrogata, Caroline dichiarò che la donna era stata attaccata da un gruppo di uomini dopo un litigio iniziato in strada. Pochi giorni fa, però, l’accusa ha portato in tribunale nuove prove che potrebbero inchiodare la donna. Un esperto forense ha infatti recuperato i dati Attività dell’Apple Watch della vittima, scoprendo che il tempo tra il brutale attacco e la morte di Myrina è stato di soli sette minuti. Dall’Apple Watch è stato infatti possibile visualizzare un aumento dei movimenti e delle attività e, dopo poco, la cessazione della frequenza cardiaca.

Questi dati non combaciano con quanto dichiarato da Caroline, visto che dalle sue dichiarazioni emergeva che la colluttazione con i presunti aggressori era durata 20 minuti. Tra l’altro, dalle indagini emerge anche che Caroline ha inviato un messaggio a suo marito 17 minuti dopo l’omicidio e ha visitato eBay 11 minuti dopo. Nella sua dichiarazione resa alla polizia, la donna aveva invece affermato di essere stata legata dagli aggressori.

I dati prelevati dall’Apple Watch potrebbero quindi inchiodare la donna.

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