La divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha stabilito che non ci saranno modifiche agli accordi di royalties con gli artisti e le case discografiche, lasciando quindi invariate le possibilità di manovra di Apple, Spotify, Pandora e di tutte le aziende che gestiscono servizi di musica streaming.
L’annuncio è arrivato nella giornata di ieri, dopo un’indagine durata due anni e finalizzata a capire quale fosse il miglior modo per gestire i proventi che le varie aziende devono riconoscere agli artisti che entrano a far parte di servizi di musica streaming. Il tutto è partito quando alcune case discografiche hanno chiesto di cambiare gli accordi con Pandora e con altri servizi di musica streaming, visto che guadagni vengono considerati troppo bassi. Il Dipartimento ha però stabilito che gli accordi in essere non potranno essere cambiate e che le attuali royalties rimarranno invariate.