Durante l’apertura della nuova settimana di dibattimenti nel processo “Apple contro Samsung”, gli avvocati della società di Cupertino hanno affermato che Samsung ha cercato di rubare quote di mercato all’iPhone con lo smartphone Galaxy Nexus, copiando una serie di caratteristiche proprie del dispositivo Apple. Tra queste caratteristiche vi sarebbero anche un brevetto per la ricerca unificata da utilizzare direttamente nel sistema operativo e alcune funzioni proprie di Siri.

Apple cercherà di ottenere il blocco delle vendite del Galaxy Nexus già da ora, in via preliminare, prima che inizi il processo di appello vero e proprio nel marzo del 2014. Samsung, logicamente, vuole invece evitare questo blocco preventivo, anche perchè se vi riuscisse avrebbe teoricamente vinto in quanto potrebbe vendere il suo smartphone fino al 2014, quando comunque il dispositivo sarà diventato obsoleto.
Per ottenere questo blocco, Apple deve dimostrare fin da subito che il Galaxy Nexus ha effettivamente corroso in parte le vendite dell’iPhone, ma l’avvocato di Samsung John Quinn ha già impostato la sua difesa affermando che questo dispositivo di Samsung ha venduto pochissime unità negli USA (0,05% del mercato), per cui sarebbe impossibile parlare di quote di mercato tolte all’iPhone.
Per quanto riguarda, invece, il brevetto sulla ricerca unificata, l’avvocato Quinn si difende affermando che chi ha acquistato il Nexus lo ha fatto perchè voleva il sistema operativo Android, non sapendo nemmeno che vi fosse tale funzione integrata.