Il Film della settimana scelto da iPhoneItalia #42: la recensione di “Habemus Papam” (2011) [iTunes Movie]

Torna la rubrica con i migliori film dell’iTunes Movie Store, in collaborazione con jtzmovies.it, così da poter dare agli utenti consigli sui titoli da acquistare o noleggiare. Oggi vi presentiamo “Habemus Papam” di Nanni Moretti ed interpretato, tra gli altri, dal regista stesso e da Michel Piccoli (il neo papa) e Margherita Buy (ex moglie di Moretti). Il film ha ricevuto buone recensioni dalla critica di genere (media voto di trovacinema 3,5/5 prendendo in esame le maggiori testate giornalistiche italiane) incassando un’ottima cifra per il mercato nostrano (5.845.000 Euro). L’opera ha inoltre vinto 6 prestigiosi Nastri D’Argento, tra cui miglior regista del miglior film, e 4 Premi Ciak.

Dopo la morte dell’attuale Pontefice, viene eletto il nuovo Papa, che al momento della proclamazione viene attanagliato da una crisi di panico che lo induce a fuggire prima della benedizione ai fedeli. Per cercare di risolvere la situazione, il portavoce del Vaticano, convoca, in via del tutto eccezionale, uno psicologo che suo malgrado avrà le mani legate nel cercare di curare il suo speciale paziente. Padre qualcosa, non reggendo più la pressione scappa dal Vaticano ed il conclave e lo psicologo saranno costretti a rimanere alcuni giorni segregati nel più piccolo stato del mondo fino a che il nuovo Papa non si deciderà a presentarsi ai propri fedeli, passando il tempo in modi molto inusuali.

Nanni Moretti presenta un film molto atipico e coraggioso ma allo stesso tempo estremamente intelligente e razionale, attirando su di se le feroci critiche di tutta la sponda cattolica del paese. La grandezza del film sta indubbiamente nell’idea iniziale che sfocia in un finale molto riflessivo. Non c’è dubbio che la soggettività dell’idea cattolica e soprattutto istituzionale della chiesa vista da Moretti è difficilmente condivisibile da chi crede fermamente nella religione imperante nel nostro paese, ma se si riesce ad espandere i propri orizzonti verso altre visioni del mondo e si accetta il fatto che non tutti la possiamo pensare allo stesso identico modo, riusciamo a capire che il film non è una semplice presa di posizione ma invece un’articolata riflessione personale (e quindi una mera interpretazione) sulla scala di valori tra Dio e l’essere umano. Nel discorso finale del neo Papa, si capisce tutta l’idea atea o agnostica di Moretti, che esprime l’idea che l’uomo ha la forza e l’intelletto di decidere il proprio destino, nonostante sia stato scelto da Dio per un compito molto difficile da affrontare.

Nel mezzo (tra l’idea iniziale e l’epilogo), c’è tanto mestiere comico della più tipica commedia all’italiana (quella vera, che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo), che con arguzia e finezza mette in risalto l’umanità dei cardinali, senza tralasciare quel pizzico di ironia e crudeltà tipica della satira del regista. Questo film ha il coraggio di affrontare un tema molto delicato, con un audacia che solo un personaggio molto forte artisticamente come Nanni Moretti può permettersi di sostenere. Una cosa è certa, questo non è un film contro la religione, ma un’opera, in caso, contro l’istituzione vaticana,(e tra le due cose c’è un enorme differenza), che da la sua interpretazione sul libero arbitrio umano e sull’inadeguatezza dell’essere di fronte a certe responsabilità. Non mancano forti immagini dal grande impatto, come il balcone vuoto, lasciato in balia di un vento che sbatte angosciosamente le tende, da un Papa in grande crisi interiore,

oppure scene esilaranti di un semplice psicologo che riesce ad estrarre dalla compostezza e dalla raffinatezza dei cardinali il loro animo più umano (ed anche agonistico). Non mancheranno nemmeno le battute pungenti del più classico Moretti, deliziando lo spettatore nei momenti meno significativi della pellicola. L’inserimento della citazione all’opera “Il Gabbiano” di Cechov è la ciliegina sulla torta, considerando che la piece teatrale affronta proprio i temi dell’ inadeguatezza e dell’inseguire desideri che diano un senso all’esistenza. Non mancano certo grandi difetti a questa ultima fatica del regista di Brunico, ma la spesa dello spettatore sarà ripagata sicuramente dall’idea originale della trama, dall’indubbia simpatia dello psicologo e soprattutto dalla grandissima interpretazione di Michelle Piccoli nei panni del Cardinale Melville.

Potete trovare “Habemus Papam” sull’iTunes Movie Store per il solo acquisto a 16,99 Euro nel formato HD e a 13,99 nella versione standard. Buona visione!

Pro: grande idea di base, finale molto riflessivo, potenti interpretazioni di Moretti e del protagonista.

Contro:  la parte centrale del film è portata avanti con molto mestiere e poca sostanza, a volte la regia lascia a desiderare dal punto di vista tecnico.

Voto:  7,5

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