Imaginary Range: sospeso tra fumetto e gioco – La recensione di iPhoneItalia

Imaginary Range è quel classico progetto ambizioso di cui si fatica a cogliere le reali proporzioni. Comparso online con poco preavviso e la pretesa non da poco di fondere per la prima volta il gioco e il fumetto insieme, Imaginary Range lascia il giocatore un po’ perplesso, mischiando in maniera non sempre gradevole grandi qualità con difetti importanti.

Lo ammetto: quando ho scaricato questo “gioco”, assolutamente gratuito, non sapevo bene cosa aspettarmi. La Square Enix è una casa di produzione famosa per aver sfornato opere immortali nel campo dei giochi di ruolo (tutti i Final Fantasy, giusto per citare l’esempio più ovvio) ma in ambito iOs ha faticato a trovare la sua strada, e fino all’arrivo di Chaos Ring non è stata capace di offrire ai propri fan un prodotto originale degno del proprio nome.

Qualche settimana fa è comparso sul web il sito di Imaginary Range, insieme ad un annuncio vago sul gioco che è bastato a farmi drizzare le antenne, da brava fan sfegatata della Square. Eppure dopo averci messo le mani, devo dire che fatico sul serio a comprendere il senso di questa produzione.

Imaginary Range parte come un fumetto. I disegni sono assai pregevoli, anche se a volte zoommando tra le tavole sull’iPhone tendono a risultare un po’ sgranati, e questo non stupisce perchè sono stati fatti dal character designer di Final Fantasy Crystal Chronicles, Toshiyuki Itahana. La storia, curata da Souki Tsukishima, autore fantasy giapponese, è però quantomeno enigmatica, e si sforza di esserlo il più possibile, continuando ad aggiungere salti temporali, personaggi, miracoli, visioni, e rimandi al concetto “la realtà è illusione”. I protagonisti sono Cid e Ciela: lui, il solito inventore in stile Final Fantasy, qui in versione idol dai capelli rossi, ci viene subito presentato a torso nudo, giusto per non lasciare dubbi sul fatto che in questo caso è un Cid giovane e figo. Lei, la tipica eroina vezzosamente sopra le righe, goffamente scherzosa, con uno splendido paio di pantaloni a vita molto (ma MOLTO!) bassa. Diciamo che in questo campo entrano fortemente in gioco le preferenze di ciascuno: personalmente adoro il fantasy, ma detesto le trame pretenziosamente complicate, e allo stato attuale la storia di Imaginary Range mi ha intrigata solo in parte.

Il fumetto in se è ben realizzato, anche se una cosa lascia subito perplessi: la sua integrazione con l’iPhone. Per vantarsi di essere un prodotto concepito appositamente su questa piattaforma, Imaginary Range è assolutamente standard nella sua realizzazione. Concepito in tavole che si dividono in singoli pannelli, attraverso i quali si può navigare agevolmente, scorrendoli con le pagine. Senza dubbio comodo, ma con qualche elemento di integrazione in più sarebbe stato un’esperienza del tutto differente.

Man mano che si scorrono le tavole del fumetto, compaiono alcuni elementi da localizzare per sbloccare il seguito della storia, ottenere bonus e premi. Ma soprattutto di tanto in tanto compaiono dei minigiochi da vincere per poter proseguire. Questi giochi hanno una qualità abbastanza oscillante e discontinua. In alcuni casi il gioco è fondamentalmente un puzzle da ricomporre, nella maniera più classica, facendo slittare le tessere. In altri è un altrettanto banale “trova l’oggetto nascosto”. Intermezzi di questo tipo non sembrano servire a molto se non a spezzare la continuità della storia (per altro già molto labile di suo) e non danno alcun valore aggiunto…

Per fortuna sono presenti anche 3 minigiochi di qualità leggermente superiore, che a conclusione del fumetto si rendono disponibili al giocatore per essere rigiocati. Omega Assault è un line drawing abbastanza noioso, Puzzle Attack è (sorprendentemente) un puzzle, dove in un dato periodo di tempo si devono risolvere quanti più incastri possibili, e infine Omega Blast è una via di mezzo da Pong e Puzzle Bubble ed è quello leggermente più gradevole dei tre.

Vincendo i giochi si ottengono delle monete che possono essere spese per utilizzare dei gratta e vinci che danno accesso ad immagini della galleria. Questo sistema dovrebbe incentivare il giocatore a rigiocare i minigiochi, così come un sistema di commenti extra inseriti nel fumetto dovrebbero incentivarlo ad una rilettura.

Va specificato che la storia è assolutamente in sospeso e che sembra sottinteso che il prodotto verrà aggiornato con altre “uscite”, anche se è ancora da chiarire se queste rimarranno gratuite o diverranno a pagamento, utilizzando questo primo numero come demo. Come prodotto gratuito Imaginary Range è plausibile, ma sarei un po’ scettica a consigliarlo in ogni altro caso. Con una storia confusa, una realizzazione tecnica non sempre ottimale e un’altalenante integrazione con l’iphone, Imaginary Range resta comunque un prodotto interessante per gli appassionati, ma è ancora “presto” per dare una valutazione obbiettiva sulla qualità dei suoi contenuti.

Imaginary Range è disponibile su App Store, gratuitamente

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