In Gran Bretagna è stato bloccato un altro spot della Apple, accusato di essere “ingannevole”. Si ripete, così, una situazione già verificatasi nel mese di agosto, quando fu sospeso un altro spot dell’iPhone.
Questa volta le parole incriminate sono “really fast”, riferito alla navigazione web. La Apple si è difesa dicendo che la frase non deve intendersi in senso assoluto, ma in relazione alla versioni precedenti.
La giustificazione non è, però, bastata, tant’è che le autorità britanniche ne hanno bloccato le messa in onda.
Ricordiamo che lo stesso spot è andato in onda anche in Italia, ma le parole “really fast” sono state tradotte con un più generico “molto velocemente”, senza scatenare accuse di pubblicità ingannevole.