Dalla Cina arriva una notizia alquanto inquietante: un giornalista di Reuters è stato malmenato dalle guardie di una fabbrica per iPhone dopo aver tentato di scattare alcune fotografie all’impianto…
Il giornalista voleva verificare di persona come si lavora all’interno della Foxconn, uno dei più importanti complessi di fabbriche che producono pezzi per iPhone, situata nella città cinese di Guanlan.
Sceso dal taxi ha iniziato a scattare alcune foto ma, dopo pochi minuti, una guardia ha iniziato ad urlare. Il giornalista, imperterrito, ha continuato a scattare foto e a quel punto la guardia si è avvicinata, ha minacciato il tassista (“ti faccio togliere la licenza se non ti fermi…”) e ha chiamato una seconda guardia.
Il giornalista si è difeso dicendo che si trovata su una strada pubblica e che era suo diritto scattare le foto, ma le guardie non hanno voluto sentire ragioni e lo hanno preso di peso per portarlo all’interno dell’edificio.
Il malcapitato ha chiesto invano di essere liberato e solo dopo un piccolo alterco è riuscito a liberarsi da solo ed allontanarsi. A quel punto una guardia lo ha colpito alla gamba, minacciandolo di colpirlo nuovamente se solo si fosse mosso.
Le guardie hanno chiamato un auto di servizio ma, proprio in quel momento, il giornalista è riuscito a chiamare la polizia.
Una volta giunti sul luogo, i poliziotti sono riusciti a mediare la situazione e le guardie si sono scusate per l’accaduto.
Il giornalista non ha sporto denuncia, anche per le parole della polizia: “Lei e’ libero di farlo, se vuole, ma questa è la Foxconn e hanno uno statuto speciale, qui. Per favore, comprenda.”