Apple ha pubblicato in Australia un nuovo spot dedicato a iPhone 17 Pro e, a giudicare dall’impostazione, arriverà a breve anche sugli altri canali internazionali.
La scena è quella che piace a chi gira sul campo: un regista riprende senza rete in condizioni sporche e imprevedibili, tra neve, fango, umidità e superfici tutt’altro che amichevoli. Il protagonista, dal punto di vista narrativo, non è tanto l’attore dietro la camera, quanto la camera stessa: lo smartphone resiste, continua a filmare, non si tira indietro davanti a schizzi e intemperie. Il claim che accompagna il video parla chiaro: per Cupertino, questo è l’iPhone con la fotocamera più cinematografica mai realizzata.
La scelta di ambientare lo spot in ambienti estremi non è casuale. Nelle scorciatoie da 30 o 60 secondi non c’è spazio per specifiche tecniche, quindi si fa leva su immagini che raccontano due messaggi chiave in parallelo.
Il primo è la robustezza complessiva: il telefono può essere usato come una vera macchina da presa sul set, anche quando l’ambiente non è sterilizzato. Il secondo è la versatilità creativa della tripla fotocamera da 48 megapixel con il nuovo teleobiettivo capace di 4x e 8x ottici, affiancato da grandangolo principale e ultra-wide. Il regista nello spot passa con disinvoltura da un’inquadratura ampia a un dettaglio ravvicinato, e quel passaggio senza cambi di corpo e lenti è, di fatto, la promessa che Apple sta vendendo: un kit completo in tasca.
Il teleobiettivo da 48 MP a 4x regge il confronto con la camera principale in buona luce, e l’8x ottico estende la capacità di raccontare scene che prima richiedevano attrezzatura dedicata. Per Apple non è magia, è fisica ben governata: in luce difficile l’8x mostra più rumore e una grana più morbida, ma nello storytelling veloce di uno spot quella progressione di piani funziona benissimo. È un modo elegante per far capire che il valore del 17 Pro non sta solo nel sensore in sé, ma nella gamma di scelte che mette a disposizione del creator.
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