Apple vuole sfidare Amazon e Google nel cloud? Spunta il progetto ACDC

Apple avrebbe valutato lo sviluppo di un proprio servizio cloud per sviluppatori, simile ad AWS e Google Cloud, basato su chip Apple Silicon.

chip apple

Negli ultimi anni abbiamo visto Apple dominare sempre più il mercato hardware grazie alla potenza e all’efficienza dei suoi chip Apple Silicon, ora presenti su Mac, iPad e persino nei data center che alimentano servizi come Siri e Apple Intelligence.

Ma secondo un nuovo report di The Information, Apple avrebbe considerato un passo ben più ambizioso: entrare nel mercato del cloud computing per sviluppatori, sfidando direttamente colossi come Amazon AWS, Microsoft Azure e Google Cloud Platform.

Il nome? Project ACDC, ovvero “Apple Chips in Data Centers”.

L’idea di fondo sarebbe quella di affittare server basati su chip Apple – come gli M1, M2, M3 e oltre – per consentire agli sviluppatori di eseguire workload basati su intelligenza artificiale, inferenza e altro ancora. Insomma, una versione “Apple style” di AWS EC2, ma ottimizzata per performance, efficienza energetica e… processore fatto in casa.

Secondo le fonti citate nell’articolo di The Information, Apple avrebbe iniziato a valutare questa possibilità negli ultimi anni, dopo aver constatato in prima persona quanto i propri chip fossero superiori a quelli x86 (Intel o AMD) in scenari specifici di AI e text-to-speech. La conferma arriva da un dettaglio interessante: il team Siri è stato il primo a sperimentare server basati su Mac, ottenendo risultati migliori sia in termini di precisione che di costi.

In seguito, la stessa tecnologia sarebbe stata impiegata per migliorare performance e ricerca in servizi come Apple Music e Apple Photos.

Una delle particolarità del progetto ACDC sarebbe stata quella di non prevedere un reparto vendite enterprise, come invece fanno i concorrenti. Apple avrebbe affidato la gestione del servizio al suo team Developer Relations, per garantire un’esperienza coerente con lo stile Apple: snella, curata e focalizzata sul prodotto. Un’idea interessante, soprattutto per gli sviluppatori indipendenti o piccoli team, spesso disorientati dai listini e dalla complessità di AWS o GCP.

Inoltre, il servizio si sarebbe posizionato come più efficiente ed economico, proprio grazie all’uso di chip Apple ottimizzati per inferenza e AI, senza la necessità di GPU NVIDIA costose e difficili da reperire.

Al momento, non è chiaro se Project ACDC sia ancora vivo. Il dirigente Apple che ne lo ha guidato agli inizi, Michael Abbott, ha lasciato l’azienda nel 2023, e sebbene le discussioni interne siano continuate fino alla prima metà del 2024, non ci sono aggiornamenti ufficiali da parte dell’azienda.

Tuttavia, è evidente che Apple stia cercando nuove strade per espandere il business dei servizi, soprattutto mentre l’accordo miliardario con Google per il motore di ricerca è sotto attacco da parte del DOJ, e i ricavi dell’App Store subiscono pressioni normative sempre maggiori in Europa e altrove.

Un’offerta cloud orientata agli sviluppatori, basata su tecnologia Apple, potrebbe rappresentare un’estensione naturale di questa strategia.

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