App Store, un colosso da 1.300 miliardi di dollari nel 2024

Secondo uno studio commissionato da Apple, l'ecosistema globale dell'App Store ha generato 1.300 miliardi di dollari nel 2024.

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Apple ha appena diffuso i risultati di uno studio globale sull’impatto economico dell’App Store nel 2024. In totale, si tratta di un ecosistema che ha generato ben 1.300 miliardi di dollari.

Secondo quanto emerge dal rapporto, il 90% delle transazioni non ha comportato alcuna commissione per Apple, sottolineando ancora una volta come il ruolo dell’azienda sia soprattutto quello di abilitare e supportare un’enorme varietà di modelli di business. Tim Cook, non a caso, ha parlato di un ecosistema dove “gli sviluppatori possono creare app straordinarie, costruire business solidi e raggiungere utenti Apple in tutto il mondo”.

Entrando nel dettaglio, 131 miliardi di dollari provengono dalla vendita di beni e servizi digitali – con i giochi e le app di editing foto e video tra le più redditizie. Ma il grosso della cifra, oltre 1.000 miliardi, arriva dalla vendita di beni fisici e servizi facilitati da app presenti sull’App Store. Parliamo di e-commerce, prenotazioni, food delivery e molto altro. Un settore in crescita continua, che negli ultimi cinque anni ha più che raddoppiato i suoi numeri.

Interessante anche il dato sui visitatori: l’App Store attira in media 813 milioni di utenti a settimana. Un flusso continuo, supportato da un’infrastruttura che gestisce oltre 40 valute locali in oltre 200 regioni. Per chi sviluppa, significa poter vendere in tutto il mondo con una relativa semplicità, senza doversi preoccupare degli aspetti più tecnici della vendita internazionale.

Non manca, naturalmente, il riferimento agli strumenti messi a disposizione degli sviluppatori. Dai kit di sviluppo alle oltre 100 sessioni tecniche che saranno pubblicate in occasione della WWDC 2025.

Tuttavia, tutto questo avviene in un contesto di crescenti pressioni normative. Negli Stati Uniti, Apple ha dovuto aprire alla possibilità per gli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso acquisti su piattaforme web esterne. In Europa, il Digital Markets Act è diventato un fronte aperto, soprattutto per quanto riguarda l’interoperabilità e l’accesso ai servizi Apple da parte di terzi. L’azienda non ci sta, e le battaglie legali si moltiplicano. È un momento delicato, perché la stessa struttura dell’App Store, così com’è oggi, è messa in discussione da più parti.

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