La vicenda arriva direttamente dagli Stati Uniti e ha come protagonisti un cane curioso, un AirTag con la batteria scarica e un giornalista tech con un cassetto ben fornito.
Kevin Purdy, firma di Arstechnica, racconta l’accaduto con il tono di chi è abituato a scrivere di tecnologia, ma stavolta si è trovato coinvolto in prima persona.
Una mattina, aprendo la porta di casa, si è ritrovato un cane sconosciuto che infilava il muso nell’ingresso. Niente guinzaglio, ma un collare ordinato, un aspetto curato e un AirTag fissato con un supporto in silicone. Il segnale? Nessuno. Nessun bip, nessuna notifica. La batteria dell’AirTag era completamente scarica.
Fortunatamente, Purdy è uno di quei tech writer che non solo scrivono di tecnologia, ma la vivono. E, come ogni geek ben attrezzato, aveva in casa delle batterie CR2032. Ne ha presa una, l’ha sostituita e l’AirTag è tornato in vita.
Il dispositivo non era ancora stato impostato in modalità smarrito, quindi non c’erano contatti visibili, ma il padrone – probabilmente avvisato grazie al ripristino del segnale – si è presto presentato alla porta per riprendersi il suo amico a quattro zampe.
Questa storia, apparentemente semplice e a lieto fine, porta con sé una riflessione fondamentale: quanto spesso controlliamo la batteria dei nostri AirTag?
La risposta, per molti, è probabilmente: “Mai”. Ed è qui che Apple dovrebbe forse fare un piccolo passo in più sul fronte dell’esperienza utente, ad esempio inviando notifiche più insistenti o più frequenti quando la batteria si sta scaricando.
Nel frattempo, ricordiamoci che possiamo controllare lo stato della batteria direttamente nell’app Dov’è su iPhone, selezionando la scheda Dispositivi. Da lì, si può vedere facilmente se è il caso di sostituire la pila.
Nel dibattito tra batterie ricaricabili e sostituibili, Purdy fa un’osservazione interessante: è vero che molte persone potrebbero non avere una CR2032 in casa, ma queste sono comunque facilmente reperibili in supermercati, tabaccherie o negozi di elettronica. Meglio questo che dover aspettare ore per una ricarica, magari con un cavo proprietario introvabile al momento giusto.
Gli AirTag devono essere pronti all’uso, sempre. La rapidità della sostituzione batteria, in contesti critici come questo, può fare la differenza.
Cosa ne pensate?
Curiosità