iPhone 16e convince il mercato: vendite in crescita, mentre i modelli Pro rallentano

Le vendite dell'iPhone 16e superano quelle dell'SE dello scorso anno. Un'analisi sulle performance dei nuovi iPhone nel primo trimestre 2025.

iPhone-16e

L’iPhone 16e, il nuovo modello “entry” di Apple lanciato a fine febbraio, si sta già dimostrando un protagonista assoluto nelle vendite USA del primo trimestre 2025.

A rivelarlo sono i dati aggiornati di Consumer Intelligence Research Partners (CIRP), che mostrano un’accoglienza più che positiva per il dispositivo, destinato a prendere il posto dello storico iPhone SE.

Nel dettaglio, l’iPhone 16e ha raggiunto una quota del 7% sulle vendite totali di iPhone negli Stati Uniti, in un trimestre in cui era disponibile solo per una parte del periodo. È un risultato superiore rispetto a quello ottenuto dall’iPhone SE nello stesso arco temporale del 2024, segnale evidente che il pubblico ha gradito la nuova proposta di fascia media, anche grazie a caratteristiche più moderne e un design allineato agli altri modelli della gamma 16.

Più in generale, l’intera famiglia iPhone 16 (ora composta da cinque modelli, grazie proprio al debutto del 16e) ha raggiunto il 74% delle vendite complessive di iPhone nel trimestre, contro il 68% dell’anno precedente detenuto dai quattro modelli iPhone 15. A trainare la crescita, oltre al 16e, anche lo stesso iPhone 16 standard, che ha visto la propria quota salire al 20% (contro il 14% dell’iPhone 15 nello stesso periodo).

Discorso diverso per i modelli Pro. L’iPhone 16 Pro e il 16 Pro Max hanno insieme rappresentato il 38% delle vendite, in calo rispetto al 45% dei modelli Pro dell’anno precedente. In particolare, l’iPhone 16 Pro ha subito una flessione significativa, passando dal 22% al 17%.

Cosa ci dicono questi dati?

Innanzitutto, che la strategia di Apple nel rafforzare la fascia media con un dispositivo come il 16e sta funzionando: design attuale, Face ID, chip A18 e connettore USB-C a un prezzo più accessibile hanno evidentemente fatto centro. Inoltre, sempre più utenti sembrano orientarsi verso il modello standard piuttosto che puntare tutto sulla versione Pro, complici probabilmente i prezzi in aumento e l’assenza di vere rivoluzioni rispetto all’anno precedente.

Altro segnale interessante riguarda i cosiddetti modelli legacy (quelli con oltre un anno di vita), che sono scesi al 26% delle vendite totali contro il 32% dell’anno scorso. Questo anche in virtù della scelta di Apple di semplificare l’offerta, eliminando sia l’iPhone SE che gli iPhone 14 e 14 Plus.

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