La strategia marketing di Apple per iPhone 16, iPad e Mac subisce una brusca virata. Dopo mesi di promozione incentrata sullo slogan “Hello, Apple Intelligence”, l’azienda ha silenziosamente cambiato rotta: ora il nuovo messaggio è “Progettato per Apple Intelligence”.
Una modifica apparentemente minore, ma che nasconde una presa di posizione ben precisa su uno dei temi più controversi del momento: le funzionalità AI promesse ma ancora assenti.
Fino a poche settimane fa, l’intera comunicazione attorno ad iPhone 16, iPhone 16 Pro, iPad e Mac ruotava attorno a un messaggio forte e immediato: l’intelligenza artificiale di Apple era già qui. Billboards, spot televisivi, banner online e confezioni dei prodotti parlavano chiaramente: “Hello, Apple Intelligence”.
Ma qualcosa è cambiato. La realtà dei fatti ha superato le promesse, e quella che doveva essere una rivoluzione già disponibile si è rivelata una funzionalità in fase di sviluppo. Ecco quindi che Apple corre ai ripari: il nuovo claim “Progettato per Apple Intelligence” sposta l’attenzione dal presente al futuro. Non più “ce l’hai già”, ma “il tuo dispositivo è pronto ad averla”.
La modifica è stata notata sia online che negli stori fisici, con sempre più materiali promozionali privi di qualsiasi riferimento diretto ad Apple Intelligence.
Il cambiamento nella comunicazione non arriva per caso. Apple è attualmente nel mirino di cause legali collettive negli Stati Uniti, con l’accusa di pubblicità ingannevole e concorrenza sleale. Secondo i querelanti, le promesse fatte in fase di lancio dell’iPhone 16 sono risultate false, spingendoli ad acquistare un prodotto che – nei fatti – non offriva ciò che era stato pubblicizzato.
Durante ila WWDC 2024, Apple aveva presentato Apple Intelligence come un salto in avanti per Siri, con funzionalità personalizzate, consapevolezza contestuale e integrazione più profonda con le app. Tutte feature che, inizialmente, dovevano arrivare con iOS 18.4, ma che ora sembrano rimandate a iOS 19 o addirittura al 2026, secondo fonti autorevoli del settore.
Apple ha sempre giocato sulla fiducia del pubblico. Quando una campagna marketing fa una promessa chiara, gli utenti si aspettano che venga mantenuta. Modificare silenziosamente lo slogan è un modo per limitare i danni, ma non può bastare a calmare una community che ha pagato anche oltre 1.400 euro per un dispositivo pubblicizzato come “intelligentemente rivoluzionario”.
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