Phil Schiller lavora 80 ore alla settimana per supervisionare l’App Store

Scopriamo i dettagli sul lavoro di Phil Schiller in Apple.

Phil schiller

Con l’App Store e l’ecosistema delle app che stanno subendo importanti cambiamenti nell’Unione europea, il Wall Street Journal ha condiviso un importante approfondimento sul capo dell’‌App Store‌ Phil Schiller.

Sebbene Schiller sia passato da capo marketing a “Apple Fellow” nel 2020 per fare un passo indietro rispetto al lavoro operativo e dedicare più tempo a progetti personali e famiglia, secondo quanto riferito lavora quasi 80 ore a settimana.

Schiller è noto per rispondere alle e-mail quasi immediatamente e per rispondere alle telefonate a tutte le ore. Ha testimoniato durante la causa Epic contro Apple per difendere ardentemente l’‌App Store‌, ed è anche coinvolto nella gestione delle questioni in Europa avanzate dalla Commissione Europea. Inoltre, ha partecipato all’organizzazione dei comunicati stampa di Apple con i membri dei media quando sono state annunciate le modifiche a iOS 17.4 e ha dedicato del tempo a spiegare come il DMA avrà un impatto sulla privacy e sulla sicurezza degli utenti in Europa.


Quando Apple ha chiuso l’account sviluppatore di Epic Games a marzo per impedirle di creare un marketplace di app alternativo, è stato Schiller a inviare un’e-mail al CEO di Epic Tim Sweeney per far sapere che l’account era stato chiuso a causa delle critiche di Epic alla conformità DMA di Apple. L’e-mail di Schiller non è piaciuta alla Commissione Europea e Apple alla fine ha ripristinato l’account di Epic Games.

Secondo il Wall Street Journal, il CEO di Apple Tim Cook si rimette a Schiller quando si tratta di questioni legate all’‌App Store‌.

Schiller entrò in Apple nel 1987, se ne andò nel 1993 per poi ritornare nel 1997 quando Steve Jobs fece rientro in Apple. È stato in prima linea in alcuni dei più grandi lanci di prodotti Apple, sviluppando strategie di marketing per qualsiasi cosa, dall’iPod al Mac.

È stato uno dei principali sostenitori dell’aggiunta di app di terze parti all’iPhone, lavorando per convincere Jobs a lanciare l’‌App Store‌ nel 2008. Conosciuto come un “mini-me” di Jobs, Schiller avrebbe contribuito sensibilmente a mantenere viva la filosofia di Jobs in Apple. Sotto il suo controllo, la revisione umana è rimasta una parte fondamentale dell’‌App Store‌ e proprio questo store‌ è diventato un importante flusso di entrate per Apple.

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