L’UE apre un’indagine di non conformità al DMA nei confronti di Apple, Meta e Google

Apple rischia di dover pagare almeno il 10% di tutto il fatturato mondiale dell'azienda.

app store europa

La conformità di Apple alle nuove leggi dell’UE progettate per frenare il potere delle grandi aziende tecnologiche sarà oggetto di indagine da parte delle autorità di regolamentazione, ha annunciato oggi la Commissione Europea.

Poche ore fa, Commissione Europea ha dichiarato che sono state aperte indagini per non conformità contro Apple, Google e Meta, ai sensi del nuovo Digital Markets Act (DMA).

L’indagine su Apple esaminerà se l’azienda consente agli sviluppatori di “allontanare” gli utenti dall’App Store, così come dalla schermata di scelta del browser web predefinito. Vengono esaminate anche le regole di Google in Google Play e sul motore di ricerca gestito in Android, così come il “modello di pagamento o consenso” di Meta.

La Commissione ha avviato un procedimento per valutare se le misure attuate da Alphabet e Apple in relazione ai loro obblighi relativi agli app store violano il DMA. L’articolo 5, paragrafo 4, del DMA impone ai gatekeeper di consentire agli sviluppatori di app di “orientare” i consumatori verso offerte esterne agli app store, in modo del tutto gratuito.

La Commissione teme che le misure di Alphabet e Apple potrebbero non essere pienamente conformi poiché impongono varie restrizioni e limitazioni. Ad esempio, secondo la Commissione viene limitata la capacità degli sviluppatori di comunicare e promuovere liberamente offerte e di concludere direttamente contratti, imponendo vari oneri.

La Commissione ha avviato un procedimento contro Apple in merito alle misure adottate per conformarsi agli obblighi di consentire agli utenti finali di disinstallare facilmente qualsiasi applicazione software su iOS, modificare facilmente le impostazioni predefinite su iOS e fornire agli utenti schermate di scelta che devono consentire loro in modo efficace e semplice di selezionare un servizio predefinito alternativo, come un browser o un motore di ricerca sui propri iPhone.

La Commissione teme che le misure di Apple, inclusa la progettazione della schermata di scelta del browser web, possano impedire agli utenti di esercitare realmente la loro scelta di servizi all’interno dell’ecosistema Apple, in violazione dell’articolo 6, paragrafo 3, del DMA.

La Commissione ha affermato che sta inoltre adottando altre misure investigative per raccogliere fatti e informazioni per chiarire se la nuova struttura tariffaria di Apple e altri termini e condizioni per gli app store alternativi e la distribuzione di app dal web (sideloading) possano vanificare lo scopo dei suoi obblighi ai sensi del DMA.

La Commissione ha inoltre adottato cinque ordini indirizzati ad Alphabet, Amazon, Apple, Meta e Microsoft, chiedendo loro di conservare documenti che potrebbero essere utilizzati per valutare la loro conformità agli obblighi del DMA. La Commissione intende concludere il procedimento avviato oggi entro 12 mesi.

In caso di violazione, la Commissione può imporre sanzioni fino al 10% del fatturato mondiale totale dell’azienda. Tali sanzioni possono arrivare fino al 20% in caso di ripetuta violazione ai sensi del DMA. La Commissione ha anche il potere di adottare “rimedi aggiuntivi” come “obbligare un gatekeeper a vendere un’azienda o parti di essa” o vietare alla società di acquisire servizi aggiuntivi legati alla non conformità.

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