Apple ha preso in considerazione l’utilizzo del GPS per controllare l’audio adattivo negli AirPods Pro

Ecco come Apple voleva gestire l'audio adattivo degli AirPods tramite iPhone.

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Nei giorni scorsi, Apple ha rilasciato un aggiornamento del firmware per gli AirPods Pro di seconda generazione che apporta alcune nuove funzionalità, tra cui l’audio adattivo. La funzione combina insieme le modalità Trasparenza e Cancellazione del rumore e le bilancia in base all’ambiente esterno. È interessante notare che Apple ha preso in considerazione l’utilizzo del GPS dell’iPhone per controllare i livelli dell’audio adattivo, cosa che alla fine non è avvenuta.

In un’intervista con TechCrunch, i dirigenti Apple Ron Huang ed Eric Treski hanno parlato delle nuove funzionalità degli AirPods Pro.

Oltre all’audio adattivo, il nuovo firmware include anche volume personalizzato, che regola il volume dei contenuti multimediali in base alle condizioni ambientali, e consapevolezza della conversazione, che riduce il volume dei contenuti multimediali e migliora le voci davanti a te quando inizi a parlare.

Quando si tratta di Adaptive Audio, potrebbe sembrare simile a Adaptive Transparency, una funzionalità annunciata lo scorso anno per AirPods Pro. Con la Trasparenza Adattiva, gli auricolari monitorano costantemente il suono esterno per ridurre alcuni rumori fastidiosi anche quando la Modalità Trasparenza è attiva. L’audio adattivo, invece, fa molto di più.

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Treski ha spiegato che la nuova modalità funziona più lentamente di Adaptive Transparency, ma è perché esiste un “processo molto più metodico per sapere cosa stai ascoltando” per regolare in modo intelligente lo spettro tra Trasparenza e Cancellazione del rumore.

Il sistema identifica se stai ascoltando una canzone o un podcast, mentre i microfoni all’interno degli AirPods misurano il volume nelle tue orecchie per avere un’idea del volume che l’utente sta percependo. Ma durante lo sviluppo di questa funzionalità, Apple ha provato un approccio completamente diverso.

Invece di fare affidamento su microfoni e altri sensori, Apple ha preso in considerazione l’utilizzo del GPS dell’iPhone per determinare quando l’utente si trovava in un luogo rumoroso e regolare i livelli dell’audio adattivo. Quindi, ad esempio, gli AirPods sarebbero entrati automaticamente in modalità Trasparenza quando l’utente camminava per strada.

“Durante l’esplorazione iniziale di Adaptive Audio, abbiamo sostanzialmente attovatp ANC rispetto a trasparenza, in base a dove ti trovavi”, ha spiegato Huang. “Puoi immaginare che il telefono può dare un suggerimento agli AirPods e dire: ‘ehi, sei in casa’ e così via.”

“Dopo tutto quello che abbiamo imparato, non pensiamo che sia il modo giusto per farlo, e non è quello che abbiamo fatto. Naturalmente, la tua casa non è sempre silenziosa e le strade non sono sempre rumorose. Abbiamo deciso che, invece di fare affidamento su un suggerimento sulla posizione del telefono, gli AirPods devono monitorare l’ambiente in tempo reale e prendere tali decisioni in modo intelligente da soli”, ha aggiunto.

Per la funzione Volume personalizzato, Apple afferma di aver analizzato “ore di dati” su come gli utenti ascoltano contenuti diversi in ambienti diversi per comprendere le loro preferenze. Gli AirPods ricordano anche le preferenze dell’utente in base a dove si trova e alla quantità di rumore presente: tutto avviene sul dispositivo.

Per quanto riguarda la consapevolezza conversazionale, la funzione non solo attende finché non rileva una voce predominante, ma utilizza accelerometri per rilevare i movimenti della mascella per assicurarsi che sia l’utente a parlare, non qualcun altro nelle vicinanze.

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