Heavy Mach 2: un grande ritorno

Dove aver giocato per ore al primo episodio di Heavy Mach, averlo finito e rigiocato, pensavo fosse un frenetico e divertente sparatutto a scorrimento, con margini di miglioramento. Quasi un anno dopo, lo sviluppatore ha rilasciato Heavy Mach 2, un sequel notevolmente migliorato, che abbandona lo scorrimento orizzontale e, tra le altre modifiche e migliorie, introduce la vista dall’alto per un coinvolgimento a 360 gradi.


Il Gameplay di Heavy Mach 2 è semplice, e consiste nell’accettare varie missioni in cui dovremo distruggere un determinato numero e tipo di nemici o raccogliere un certo numero e tipo di oggetto, uscire sul campo di battaglia per combattere con il nostro Tank e far ritorno con il bottino; così si guadagnano crediti e  punti esperienza con cui sarà possibile acquistare tonnellate di armi e potenziamenti vari che si sbloccheranno man mano che  saliremo di livello.

La cosa che mi ha inizialmente stranito ma che poi ho imparato ad apprezzare è il sistema di controllo; gli sviluppatori avrebbero potuto facilmente implementare un tipico sistema di dual-stick virtuale, invece tutto è gestito da diversi tap e gesti da disegnare sullo schermo; per spostare il Tank, ad esempio, si può toccare un punto sul campo di battaglia, oppure è possibile tracciare una linea con un dito da far seguire al carro armato.

Attaccare i nemici è semplice basta toccarli sullo schermo e lasciare che le armi facciano il resto mentre noi cercheremo di evitare i colpi avversari; toccando sullo schermo due volte, invece, attiveremo una sorta di mini boost in quella direzione. Sullo schermo sono presenti anche dei pulsanti dediti all’utilizzo di abilità speciali (ad esempio la chiamata in attacchi aerei) oppure a cambiare arma una volta che otterremo la possibilità di trasportare più carico.

L’interfaccia come pure vari i carri armati ed il terreno sono estremamente dettagliati, e le animazioni sono ben realizzate come nell’originale e l’unica cosa che sembra davvero essersi persa in Heavy Mach 2 è una trama da seguire. Lo scenario molto dettagliato fa un grande lavoro nella creazione dell’atmosfera del gioco in un mondo devastato da una guerra futuristica e non posso fare a meno di chiedermi perché gli sviluppatori si siano limitati a missioni in cui distruggere le cose senza un minimo intreccio.

Heavy Mach 2 combina elementi RPG come il sistema dell’esperienza o le personalizzazioni delle attrezzature che sembrano infinite a quelli dei classici sparatutto, i controlli funzionano bene, e mi ha veramente tenuto molto tempo incollato a girovagare per questo scenario apocalittico. Mentre l’originale Heavy Mach è stato un grande sidescroller, il sequel ha tradotto bene la vista dall’alto con il miglioramento di quasi tutto e mi sento di consigliarlo a chi come me è appassionato del genere.

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