Lightning, 10 anni di storia e una fine ormai vicina

Dieci anni, e forse l'ultimo acuto con gli iPhone 14. E poi sarà USB-C a partire dal 2023.

Sono passati 10 anni dalla presentazione dell’iPhone 5, il primo dispositivo Apple a integrare l’allora rivoluzionaria porta Lightning sviluppata internamente dall’azienda.

Prima dell’iPhone, l’iPod era l’unico dispositivo portatile di Apple e aveva un connettore proprietario a 30 pin introdotto per la prima volta con nel 2003, visto che le prime due generazioni di iPod integravano un connettore FireWire compatibile solo con i Mac.

Il primo iPhone venne annunciato con lo stesso connettore a 30 pin dell’iPod, in modo da poter sfruttare l’ecosistema di accessori già disponibili sul mercato. Nei primi anni, questo non è mai stato un problema per la maggior parte degli utenti, soprattutto perché l’iPhone era ancora un prodotto di nicchia e chi aveva un iPod aveva già una certa familiarità con quel connettore.

Poi l’iPhone si è evoluto, mentre l’iPod si avvicinava lentamente alla sua fine. Poiché gli smartphone diventavano sempre più sottili e le aziende lavoravano su fotocamere e batterie migliori, Apple ha iniziato a sviluppare un nuovo connettore. Il suo esordi è avvenuto a settembre 2012 con l’iPhone 5.

Il connettore Lightning fu presentato sul palco da Phil Schiller, all’epoca responsabile marketing di Apple. A differenza del connettore a 30 pin, Lightning è molto più compatto e reversibile, il che lo rende molto più comodo del suo predecessore. Per rendere la transizione più agevole, Apple introdusse anche un adattatore da 30 pin a Lightning.

Uno degli aspetti più importanti è che Lightning era più piccolo dell’80% rispetto al connettore a 30 pin, per cui ha liberato più spazio all’interno degli iPhone, così da consentire ad Apple di aggiungere batterie più grandi e altri componenti.

Lightning è stato rapidamente aggiunto ad altri prodotti Apple. Un mese dopo l’introduzione dell’iPhone 5, Apple ha annunciato anche l’iPad 4 e il primo iPad mini, entrambi con connettore Lightning. Anche l’iPod nano di settima e ultima generazione era dotato di connettore Lightning, così come l’iPod touch di quinta generazione. Dopodiché, nessun altro prodotto Apple è stato fornito con il connettore a 30 pin. La transizione è stata molto rapida.

All’epoca non c’era storia. Il connettore Lightning era molto più comodo e avanzato non solo rispetto al vecchio connettore a 30 pin, ma anche nei confronti dei micro-USB che all’ora andavano per la maggiore. Da allora, però, è passato molto tempo e presto la porta Lightning ci dirà addio. Forse già nel 2023 con gli iPhone 15.

Nel 2014, l’ente responsabile degli standard USB di cui fa parte anche Apple he introdotto la tecnologia USB-C, una versione più moderna del precedente standard con connettore tutto nuovo, più veloce, piccolo e reversibile.

Non ci è voluto molto perché Apple presentasse il suo primo prodotto con USB-C: il MacBook del 2015. Si trattava del portatile più sottile di Apple e aveva una singola porta USB-C. Apple ha sempre elogiato l’USB-C per la sua versatilità, in quanto supporta i precedenti standard USB, ma anche DisplayPort, HDMI, VGA, Ethernet e la trasmissione di energia in un unico cavo. Ma a differenza della porta Lightning, Apple ha impiegato più tempo per portare l’USB-C sui suoi altri prodotti, anche se lo ha sempre definito come il connettore del futuro.

Nel 2016, l’USB-C ha fatto il suo esordio sul MacBook Pro. Nel 2018, Apple ha portato il connettore sul MacBook Air e sull’iPad Pro. L’USB-C è ora presente nell’intera gamma di Mac. Per quanto riguarda l’iPad, il modello entry-level è ancora l’unico ad affidarsi al connettore Lightning, anche se la prossima generazione attesa in autunno dovrebbe integrare proprio la porta USB-C.

Apple ha anche sostituito i cavi da Lightning a USB-A con cavi da Lightning a USB-C. Tuttavia, i suoi accessori e tutti i modelli di iPhone utilizzano ancora il connettore Lightning. Inoltre, poiché l’USB-C è uno standard aperto, ora c’è un’enorme varietà di dispositivi che utilizzano questa tecnologia, diventata ormai un nuovo standard per computer, tablet, smartphone e accessori.

Alla luce di tutto questo, oggi il connettore Lightning risulta datato. Ad esempio, gli utenti che hanno un Mac e un iPad con USB-C devono tenere in casa anche un cavo Lightning per un solo prodotto che è l’iPhone. Inoltre, il singolo cavo USB-C può essere usato anche su tanti altri dispositivi, come cuffie, controller di gioco, PC e smartphone o tablet Android.

Va anche considerato che oggi la porta Lightning deve ora affrontare i limiti della tecnologia. Il connettore utilizzato nell’iPhone è ancora basato sullo standard USB 2.0, che è molto più lento dell’USB 3.0. Nell’era dei video 4K, che generano file enormi, Lightning è diventato un incubo per gli utenti che trasferiscono molti dati di questo tipo. Inoltre, non ha la velocità di ricarica supportata dall’USB-C.

In effetti, ad oggi è ancora un mistero il motivo per cui Apple continua ad utilizzare la porta Lightning sui suoi iPhone. L’unica spiegazione è che l’azienda guadagni ancora molto con questo connettore. Infatti, trattandosi di un connettore proprietario, i produttori di terze parti sono tenuti a pagare una licenza ad Apple.

Di fatto, anche alla luce delle nuove norme approvate dall’UE, nel 2023 dovrebbe arrivare il primo iPhone con porta USB-C.

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