Crisi dei chip: un nuovo lockdown in Cina aggrava la situazione

Il covid peggiora di nuovo il problema dell'approvvigionamento dei chip.

La crisi dei chip sembra destinata a durare ancora molto tempo. A causa dei nuovi lockdown in alcune aree della Cina, alcune fabbriche di semiconduttori sono al momento ferme. Questo, unito ad una diminuzione della domanda di smartphone, sta contribuendo ad alimentare la crisi dei chip.

crisi dei chip

Uno dei settori che più ha trainato ricerca e sviluppo sui semiconduttori è senza dubbio quello mobile. Gli smartphone sono un concentrato tecnologico davvero importante che, da sempre, ha trainato tutto il movimento dei semiconduttori.

Crisi dei chip: colpa degli smartphone?

La crisi che attualmente sta vivendo tutto il settore è causata sicuramente dalla domanda calante di smartphone oltre che dai lockdown generalizzati che, ormai da 2 anni, vive la Cina. I dati portati alla luce da Bloomberg hanno evidenziato un crollo di circa il 4,2% della produzione. Si tratta del calo più marcato dal 2019. Al momento, sono in lockdown aree della Cina che portano in media al Paese circa il 3% del PIL e che rappresentano il 10% degli scambi commerciali della stessa Cina. Si tratta di numeri davvero elevati.

Le novità poco rilevanti in termini di funzionalità sono la principale causa del crollo delle vendite degli smartphone e della conseguente domanda calante da parte dei produttori nei confronti delle fonderie di chip. Non solo: alcuni produttori di smartphone cinesi hanno fortemente tagliato la produzione di dispositivi cancellando conseguentemente i propri ordini alle fonderie.

Le varie fonderie hanno da sempre stipulato contratti di fornitura molto longevi con le aziende leader del settore mobile e, venendo a mancare parte di questa domanda, le cose non fanno che mettersi ancora peggio. Se prendiamo in esame il settore automotive, le case automobilistiche faticano a stipulare contratti di fornitura duraturi con le fonderie preferendo, di volta in volta, scegliere il prezzo migliore per l’acquisto dei chip da integrare nelle vetture. Non solo: gli stessi brand evitano di fare troppo magazzino di questi componenti e, proprio per questo, hanno da subito sentito il problema della crisi dei chip.

La soluzione della crisi dei chip

Qualcosa deve per forza cambiare affinché cambi questa situazione. La crisi di chip si risolverà sicuramente iniziando a produrre semiconduttori in nuovi siti produttori, ma anche quando le aziende programmeranno meglio il futuro dei propri device. Quel che è certo, è che si tratta di una cosa che si risolverà nei prossimi anni, partendo però nei prossimi mesi.

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