Gli AirTag di Apple sono dotati di meccanismi anti-stalking per la sicurezza degli utenti, ma un nuovo report delle forze dell’ordine indica che non sempre funzionano come previsto.
Motherboard ha condiviso i risultati di un’analisi di 150 rapporti della polizia negli ultimi otto mesi. Di queste segnalazioni, meno della metà riguardavano rapina o furto. Il resto descriveva in dettaglio le molestie o lo stalking nei confronti delle donne che utilizzano un Apple AirTag.
Secondo la pubblicazione, le donne perseguitate hanno chiamato la polizia in 50 casi perché hanno iniziato a ricevere notifiche anti-tracciamento sui loro iPhone. In altri casi, le donne hanno trovato AirTag nascosti nei propri veicoli o hanno sentito il segnale acustico del dispositivo. La maggior parte delle segnalazioni riguardava ex partner delle vittime, molti dei quali acciuffati dalla polizia perché si sono avvicinati alle vittime dopo la denuncia.
Il tracciamento elettronico non è però un fenomeno nuovo e non è iniziato con AirTag. Secondo Mary Beth Becker-Lauth, educatrice di una comunità sulla violenza domestica, lo stalking basato sulla posizione delle vittime è “vecchio quanto la stessa tecnologia GPS“.
Inoltre, gli AirTag di Apple sono dotati di funzionalità anti-stalking con le varie notifiche e i segnali acustici. I concorrenti come i tracker Tile, che esistono da anni, si sono dotati solo di recente di meccanismi di sicurezza simili.
Secondo Eva Galperin, direttrice della sicurezza informatica della Electronic Frontier Foundation, l’aumento dei rapporti sullo stalking legati ad AirTag non significa che i dispositivi Apple stiano portando ad un aumento dei casi. Invece, i rapporti suggeriscono che le protezioni di Apple stanno funzionando, anche se non in tutti i casi.
Motherboard suggerisce infatti che ci sono molti casi in cui i meccanismi anti-stalking degli AirTag non funzionano. Apple sta comunque lavorando per migliorare la situazione e proteggere quanto più possibili le vittime.
Becker-Lauth ha aggiunto che la polizia ha la responsabilità di prendere sul serio i casi di stalking e che l’onere per risolvere questo problema non è solo su Apple: “Ci vorrà una collaborazione tra produttori di tracker, organizzazioni di pubblica sicurezza e altri per trovare una soluzione adeguata“.