OPINIONS: il Magic Mouse è un fallimento?

Cosa ne pensano i nostri blogger del tanto criticato Magic Mouse di Apple?

A distanza di sette anni dal lancio, il Magic Mouse 2 non ha ancora un vero successore. Ma questo mouse è ancora competitivo sul mercato oppure è un fallimento a causa delle difficoltà oggettive nella ricarica? Cerchiamo di capirlo in quest’articolo!

OPINIONS è una nuova rubrica targata iPhoneItalia che tratterà gli argomenti più caldi del momento dai diversi punti di vista dei nostri blogger.

Francesco Siciliani

imac e accessori originali

L’ultimo update del Magic Mouse 2 lo abbiamo visto in contemporanea con il lancio di Mac Studio anche se – in realtà – la nuova colorazione era già disponibile in esclusiva con l’acquisto di Mac Pro 2019. Ora che è possibile comprare questo mouse dalla finitura argento e nero anche singolarmente, scompare definitivamente dal listino Apple la caratteristica colorazione “grigio siderale” presentata, invece, insieme ad iMac Pro nel 2017.

Sono quindi disponibili solo due colori per il mouse di casa Apple:

Apple è solita creare delle esclusive di colore per alcuni prodotti caratteristici, come avvenuto in passato con iMac Pro e Mac Pro, e ha reso poi disponibili queste varianti di colore anche per l’acquisto singolo. Al contrario, le colorazioni dei nuovi iMac da 24″ non sono ancora state rese disponibili e l’unico modo di avere un Magic Mouse verde, azzurro, giallo e via discorrendo è quello di comprare un iMac 24″.

Ho sempre apprezzato le colorazioni sobrie ed eleganti perchè regalano un feedback molto più professionale e ho amato alla follia gli accessori in finitura “grigio siderale” ma, devo ammettere, che di recente mi hanno intrigato non poco i nuovi colori di iMac.

imac magic mouse colori

Peccato che, senza poter acquistare il Magic Mouse colorato, ad oggi non ne comprerei nessuno. Questione di gusti, penserete, ed in parte è così ma d’altra parte ci sono due motivazioni legate all’uso quotidiano.

In primis, la ricarica posta sotto il corpo del prodotto rende il Magic Mouse inutilizzabile quando è collegato alla corrente. Questa è una nota dolente da sempre e a volte mi fa rimpiangere la vecchia struttura con le due batterie AA facili da sostituire (avevo addirittura le pile di casa Apple, troppo fanboy?).

batterie apple
Fonte: Amazon

Se ci si organizza, ovviamente, si possono prevedere delle ricariche nei tempi d’inutilizzo del computer ma se non è possibile prendere quest’abitudine – come succede a me – casualmente la necessità di ricaricare il Magic Mouse si presenta sempre mentre sto lavorando. Bisogna avere memoria o sfruttare un tool per Mac in grado di notificare un alert quando la batteria scende sotto una certa percentuale e non solo quando è quasi esaurita.

notifica airbuddy

A questo proposito segnalerei AirBuddy, un’app che espande le potenzialità di gestione dei dispositivi Bluetooth di casa Apple.

airbuddy magic mouse

La seconda criticità che ho notato è l’abitudine ad usare esclusivamente le gestures del Magic Trackpad che si sviluppa lavorando spesso su MacBook. Per uniformare il workflow e lavorare al meglio su entrambi i Mac (fisso e portatile) preferisco usare solo il Magic Trackpad e limitare l’uso del mouse il più possibile, soprattutto personalizzandolo esclusivamente per delle esigenze specifiche.

Per questo mi sono trovato benissimo con i mouse di Logitech come il recente MX Anywhere 3 che ho recensito in modo approfondito, personalizzabile con dei profili dedicati alle singole applicazioni. Prima di questo, avevo usato per anni un MX Master e avevo imparato a personalizzare il mio workflow grazie all’app Logi Options.

Ovviamente, queste sono considerazioni personali basate sulla necessità di usare le gestures del trackpad nel migliore dei modi e di “limitare” l’uso del mouse alle sole operazioni di elevata precisione.

Volete vedere la situazione attuale e capire cosa faccio con i miei accessori?

magic mouse 2
Si, l’effetto triste della foto è voluto e serve a percepire il magone che mi assale ogni volta che apro quel cassetto.

Bene, oltre ai due Magic Mouse, le due Magic Keyboard Apple – con e senza tastierino numerico – sono nel cassetto dopo anni di onorato servizio ma solo perchè spesso mi capita di lavorare al buio oppure di notte e preferisco avere a disposizione una tastiera retroilluminata come la Logitech MX Keys per Mac, che ho sempre recensito qui.

In più, usare solo il Magic Trackpad (rigorosamente in colorazione “space gray“) avvicina la mia postazione desktop a quella portatile e mi permette di lavorare in modo uniforme. Forse regalerò il Magic Mouse bianco a Claudio.

Claudio Sardaro

Da circa dieci anni utilizzo un Mac. Da quel momento, legato (forse troppo) al mondo Windows ho acquistato un Magic Mouse da affiancare al mio MacBook Pro Retina da 13″ dell’epoca. Inutile dire che quel mouse è ancora con me. Beh, se devo essere onesto non ha 10 anni di onorato servizio alle spalle, anzi. L’ho utilizzato solo dopo, a partire dal 2018 quando ho iniziato ad utilizzare quel MacBook in una postazione fissa.

Da quel momento ho cambiato qualsiasi cosa di quella postazione, tranne il Magic Mouse. Sì, non ho acquistato un Magic Mouse 2 o altro per due ragioni. La prima, riguarda le funzionalità. Cosa offre in più il Magic Mouse di seconda generazione? Beh, nulla! L’unica vera differenza sta nel vano batteria che, nel caso del primo modello, accoglie due batterie AA. Basta averne 4 a disposizione e, a giro, sostituirle quando si scaricano. Il “nuovo” modello invece integra una batteria ricaricabile attraverso la porta Lightning. Io personalmente non ho mai compreso fino in fondo la polemica sul posizionamento della porta. Da possessore di iPhone ho sempre un cavetto Lightning collegato ad una porta di alimentazione in giro per la postazione e, proprio come faccio con la Magic Keybord una volta alla settimana, penso che farei con il Mouse. Basta metterlo in carica, qualche volta, quando non si utilizza la postazione per lavorare. Questo ovviamente mi permetterebbe di evitare di rimanere a secco di batteria e dimenticare la posizione della porta per la ricarica.

La seconda motivazione che mi ha spinto a non acquistare il nuovo Magic Mouse è quello che, il modello che attualmente posseggo, funziona egregiamente. Perché dovrei sostituirlo? Ho provato ad utilizzare un Magic Trackpad al suo posto, ma alla fine ho capito che preferisco utilizzare un mouse in postazione.

Non credo manchi moltissimo al redesign di questo prodotto e sono sicuro che quando avverrà, Apple sarà in grado di stupirci. Per il momento mi godo il mio caro e vecchio mouse in attesa del regalo da parte di Francesco.

Giuseppe Migliorino

Il mio mouse preferito? Il Magic Trackpad di Apple. Sì, anche con i Mac desktop. Dal 2008 a oggi ho utilizzato soltanto computer Mac, abbandonando del tutto i dispositivi dell’altra sponda. Nei primi anni ho utilizzato la precedente generazione del Magic Mouse, per poi passare definitivamente al Magic Trackpad a partire dal 2010.

Sì, perché essendomi abituato all’ottimo trackpad dei MacBook Pro e volendo sfruttare a pieno le varie gesture che via via sono state implementate su macOS, ho sempre preferito il trackpad Apple al mouse, anche sui vari Mac mini e iMac che ho posseduto nel corso degli anni. Quindi, non sono un fan dei mouse in generale, anche se da qualche mese sono gioco forza ritornato al Magic Mouse. Il motivo? Una mia urgenza.

Dovendo acquistare un iMac da portare in ufficio, e avendo molta fretta visto che l’unico altro mio computer è il Mac mini che non posso spostare dallo studio in casa, ho optato per il Magic Mouse, visto che l’attesa per l’iMac M1 con l’opzione “Magic Trackpad” era di due mesi. Questo mi ha spinto a ritornare al Magic Mouse, almeno quando sono in ufficio. La mia idea era di acquistare a parte un altro trackpad, ma come saprete al momento Apple non li vende separatamente nelle colorazioni dei nuovi iMac e, sarò anche “fissato”, ma avere un trackpad non abbinato allo splendido verde del Mac non mi piace affatto e ho quindi scelto di continuare ad utilizzare il mouse (con l’idea di portare eventualmente il trackpad da casa a ufficio e viceversa, così da non spendere ulteriori soldi in attesa del Magic Trackpad colorato venduto a parte…).

Il risultato? Mi aspettavo peggio. Certo, all’inizio mi sono dovuto nuovamente abituare al mouse, ma in alcune operazioni risulta anche più veloce e meno stancante del Magic Trackpad, che però continuo a preferire soprattutto per la gestione di alcune funzioni tramite gesture (ad esempio nascondere le finestre, spostare un elemento, ecc…).

Il Magic Mouse 2 funziona perfettamente, è reattivo, consente comunque di effettuare diverse gesture ed è bellissimo. La ricarica? Lo so, ammetto che la scelta di Apple è abbastanza ridicola, ma in due mesi non ho mai dovuto ricaricare il mouse. Un giorno capiterà, ma per una decina di ricariche all’anno (forse!) ci può anche stare se poi abbiamo di fronte un design così curato.

Ci sono mouse più comodi? Sì, ma se devo rinunciare all’integrazione del Magic Mouse e alla sua bellezza, preferisco optare definitivamente per il trackpad. Quindi no, per me il Magic Mouse non è un fallimento, anzi.

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